I VINI DEL PERCORSO

Il Ramandolo è un vino dal colore dell'oro antico, con un intenso profumo di albicocca passita e di miele di montagna ed un sapore gradevolmene dolce.
Il nome Ramandolo, che evoca qualcosa di nobile e gentile, non è un nome di fantasia, ma è legato a quello di una piccola frazione del comune di Nimis, in provincia di Udine. Siamo infatti nelle belle terre del Friuli, attraenti per la loro gente di cuore, per le mille espressioni artistiche, per le antiche tradizioni e naturalmente per la grande varietà di vini.
In particolare ci troviamo nell'area della Doc "Colli Orientali del Friuli", una denominazione che comprende circa 2300 ettari di vigna.
Fra le varietà coltivate in quest'area vanno segnalati interessanti vitigni specifici di questo territorio come Tocai friulano, Verduzzo friulano, Ribolla gialla, Schioppettino, Pignolo, Tazzelenghe, Refosco dal peduncolo rosso, Picolit.
Oltre a questo patrimonio viticolo specificamente locale, sono diffuse anche altre varietà come Cabernet, Merlot, Sauvignon, Pinot grigio, Chardonnay, Riesling italico, Traminer aromatico, Riesling renano, Malvasia istriana.
Il Ramandolo è una pregevole rarità. Se ne producono appena 150.000 bottiglie l'anno. Nasce dal Verduzzo friulano, coltivato in un anfiteatro di vigneti arrampicati sui versanti collinari fra i comuni di Nimis e Tarcento.
Ha recentemente ottenuto la DOCG. Nella sua zona di produzione si sta puntando al rilancio del vecchio clone di Verduzzo giallo, caratteristico di Ramandolo, poco produttivo e di alta qualità. Questo è stato appunto il clone del primo Ramandolo, un vino che ha almeno un secolo di vita, visto che ne parla un attestato di lode del 1893 assegnato al torlanese Giovanni Comelli detto Moro.
Le viti affondano le radici su terreni marnosi e sono allevate usualmente con il sistema a "cappuccina". Le operazioni di vendemmia iniziano di norma nelle ultime settimane di ottobre. La raccolta tardiva ha lo scopo di ottenere un leggero appassimento dei grappoli, favorendo la formazione di un maggiore contenuto zuccherino. Un tempo il Ramandolo era commercializzato solo localmente, mentre oggi le sue pregiate bottiglie, proporzionalmente al loro numero ristretto, sono presenti sul mercato nazionale e vanno anche all'estero.
Dal 1988 è stato costituito il Consorzio per la Tutela del Ramandolo che assiste i viticoltori dal vigneto alla cantina e organizza attività divulgative e promozionali per valorizzare questo prodotto di una piccola zona che ha i presupposti per diventare sempre più nota e ricercata.
E' in progetto la creazione di una bottiglia specifica, il cui uso sarà consentito solo ai produttori che hanno superato con successo l'annuale verifica della qualità del vino.

 

 

IL TERRITORIO

Andando alla ricerca del Ramandolo si offrono tante occasioni di incontrare suggestive espressioni della terra friulana: dai paesaggi naturali, all'arte, alle testimonianze di una lunga storia che ha lasciato molti segni in questa regione.

Dalla chiesetta quattrocentesca della frazione di Ramandolo, dedicata a S. Giovanni Battista, l'orizzonte si allarga ad abbracciare Nimis, Attimis, Faedis, fino alla splendida Cividale.

Nimis, con la sua pieve longobarda dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, la struttura fortificata del castello medievale e la tradizionale Festa del Vino di settembre.

Attimis, con il complesso seicentesco della villa Attimis Strassoldo, le tipiche borgate dai caratteristici edifici rurali in pietra con i ballatoi di legno e le rastrelliere ed ancora le testimonianze di attività artigianali risalenti al XV secolo.
Faedis, centro di antica origine ricordato fin dal Mille che conserva ancora le antiche strutture delle sue fortezze. Il suo nome deriva da Fagetum, bosco di faggi. Vi si trovano antichi vigneti ed è noto per la sua tradizionale produzione di Refosco.

Cividale, autentica perla del Friuli, è l'antica Forum Julii, e da lei ha preso il nome tutta la regione. Ha avuto un illustre fondatore, Giulio Cesare, poi la storia ha continuato ad assegnarle ruoli di primo piano come quello di capitale del primo ducato longobardo in Italia. I 200 anni di presenza longobarda hanno lasciato tesori artistici e testimonianze uniche come il bellissimo Tempietto Longobardo, uno dei monumenti europei più importanti del secolo VIII. Passeggiando fra le vie che conservano l'impianto medievale si arriva alla Casa dell'Orefice, considerata la casa più antica della città, mentre dalle alte arcate del ponte del Diavolo si ha una vista suggestiva sul Natisone.
Cividale è il centro di riferimento per la Doc Colli Orientali del Friuli ed è sede del Consorzio di Tutela. Fra le manifestazioni che si svolgono nella cittadina si segnalano in luglio Civintas, rassegna enologica dei vini Doc del Friuli e all'Epifania la Messa dello Spadone, celebrata in Duomo dove al rito religioso si unisce la rievocazione storica dell'ingresso in città del Patriarca Von Randeck avvenuto nel1366.

Sulla strada per Cividale, si consiglia una deviazione verso Rosazzo, sede di una antica abbazia, mentre ad Ipplis è molto bella la salita fra i vigneti che conduce alla villa cinquecentesca di Rocca Bernarda, oggi proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta.

 

 

 

QUALCHE PIATTO TIPICO


Per le sue caratteristiche di profumo, di corpo, di sapore ne viene consigliato l'abbinamento con il prosciutto di San Daniele e fichi, con il lardo, il salame di Nimis, i formaggi stagionati, la trota affumicata e con i tipici dolci locali come i ramandolini e la Gubana , con un ricco ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito.
Nella tradizione gastronomica di quest'area si segnala il frico, gustosissimo piatto di formaggio cotto lentamente con l'aggiunta di patate e cipolla. Vengono poi muset e brovada (cotechino con rape macerate nella vinaccia), polenta e selvaggina, salumi, funghi, trote del Natisone. Fra i dolci, oltre a quelli citati, troviamo anche lo strudel di impronta austriaca.
Molto gradevole può essere la sosta in una "frasca", tradizionale luogo di mescita del vino e di appassionate conversazioni.

 

 

 

 

INDIRIZZI UTILI
CANTINE:

Azienda Agricola Rubini- via Case Rubini 4 - Spessa Cividale del Friuli tel 0432 716141
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Tocai friulano 1999

Azienda Agricola Ermacora - via Solzaredo 11 - Ipplis Premariacco tel 0432 716250
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Schioppettino 1997

Rocca Bernarda - via Rocca Bernarda 27 - Ipplis - tel 0432 716914
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Picolit 1997

Azienda Agricola Le Vigne di Zamò - via Abate Corrado 5 - loc. Rosazzo - Manzano - tel 0432759693
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 1998

Azienda Agricola Walter Filiputti - Piazza Abbazia 15 - loc. Rosazzo - Manzano - tel 0432 759429
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Bianco Ronco degli Agostiniani 1997

Azienda Agricola Berra Anna - Via Ramandolo 27 - Nimis tal 0432 790296
vino segnalato: Colli Orientali del Friuli Ramandolo 1997

 

 

 

 

INDIRIZZI UTILI
AGRITURISMI:

I Comelli - Largo A. Diaz, 8 - Nimis - tel 0432 790685 (ottima cucina)
La Faula - Ravosa di Povoletto - tel 0432 666394 (ambiente tipico)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INDIRIZZI UTILI
PER QUALCHE INFORMAZIONE SU VINO E TURISMO:

Consorzio Tutela Colli Orientali del Friuli - Cividale del Friuli - tel. 0432 730129

ERSA - Via Montesanto 15/6 - Gorizia - 0481 386572