I VINI DEL PERCORSO
Il Mappavino
di questa estate 2002 propone un itinerario nel Peloponneso,
la penisola che fu teatro di grandi eventi dell'antica storia
greca. I siti archeologici rimangono imponenti testimoni di una
civiltà popolata da celebri re e da mitici eroi i cui
nomi appartengono alla storia e alla leggenda. Sono nomi che
risuonano eterni nei versi immortali di Omero e dei grandi autori
greci.
Accanto ai profondi richiami storici ed archeologici, il Peloponneso
mostra attrattive paesaggistiche varie e bellissime: dagli indimenticabili
scorci delle coste, alle pendici montuose dell'interno. Qui regnano
la vite, il fico, l'ulivo e si respirano mille profumi di resina
e di erbe aromatiche. Nel Peloponneso si trovano tre grandi regioni
vitivinicole: Nemea, Patrasso e Mantinia.
Mantinia è soprattutto produttrice di vini bianchi ottenuti
da una varietà locale semiaromatica che si chiama Moschofilero.
La regione di Patrasso produce vini bianchi secchi dalla varietà
Roditis. Qui si trovano anche i celebri bianchi dolci delle denominazioni
Moscato di Patrasso e di Rio ottenuti dalla varietà Moscato
Aspro, ed il Mavrodafne di Patrasso, un vino rosso dolce, ottenuto
dal Mavrodafne che è un altro tradizionale vitigno greco.
Nemea, l'area a cui è dedicato il nostro itinerario è
la più importante delle regioni vinicole peloponnesiache.
Si trova a Sud di Corinto, dove comincia la regione dell'Argolide,
il primo promontorio a Nord Est del Peloponneso. La regione è
divisa in diverse fasce di altitudine. La prima si trova fra
i 250 e i 300 metri, la seconda, considerata la migliore, è
situata fra i 300 e i 600 metri, la terza va da 650 a 800 metri.
Le aree interessate dalla denominazione "Nemea" sono:
Antica Nemea; Nuova Nemea, Asprokampos e Gymno.

La principale varietà che viene coltivata, e l'unica consentita
nella OPAP Nemea (Denominazione Nemea), è l'Agiorgitico,
a frutto rosso. Questo vitigno si trova esclusivamente nel territorio
di Nemea che comprende quindici paesi. La denominazione "Nemea"
ottenuta al 100% da Agiorgitiko prevede una tipologia secca ed
un vino semi-dolce da dessert.
IL TERRITORIO
NEMEA
Nemea, tutta
circondata di vigneti, è il centro della più importante
area viticola del Peloponneso. Famosa per i giochi che vi si
tenevano nell'antichità, è ancora più nota
nella mitologia perché qui il celebre eroe Eracle (Ercole
per i Latini) compì la prima delle sue dodici fatiche.
Proprio a Nemea egli uccise a mani nude un feroce leone, considerato
invulnerabile, che divorava gli abitanti del paese e i loro animali.
Il dio Zeus, signore dell'Olimpo e padre di Eracle, per perpetuare
l'impresa del figlio, pose il leone fra le costellazioni celesti.
Nemea è sede di un suggestivo sito archeologico.
Le colonne
del tempio di Zeus si innalzano bianche fra il verde delle vigne.
A Nemea dal 1937 è attiva una cooperativa di produttori
vinicoli rivolti alla produzione del "Nemea", ottenuto
esclusivamente dal vitigno tipico della regione, l'Agiorgitiko.
Si producono anche, al di fuori della denominazione, vini bianchi
da varietà locali, nè può mancare il profumato
Retsina, il noto vino resinato greco.
MICENE
Da Nemea passando per vigneti, oliveti, agrumeti e frutteti di
albicocchi, scendiamo verso Micene. Siamo nella capitale di una
grande civiltà che si sviluppò quattromila anni
fa. Vi dominò la stirpe degli Atridi e ne fu re Agamennone,
il capo degli Achei nella guerra contro Troia. La cinta ciclopica
protegge ancora l'acropoli. Queste mura furono erette intorno
al 1300 a.C. e il loro spessore varia da tre a otto metri. Ricavata
in queste mura, la possente Porta dei Leoni, dopo millenni, apre
il passaggio al palazzo dei re. La porta è sovrastata
da un imponente monolito sul quale sono raffigurate due belve
che si fronteggiano ai lati di una colonna. All'interno è
visibile la struttura del quartiere delle abitazioni e della
maestosa reggia degli Atridi. Nelle tombe regali dell'antica
città l'archeologo Schliemann trovò molti preziosi
reperti della civiltà micenea. Poco distante dall'acropoli
si trova il Tesoro di Atreo, noto anche come tomba di Agamennone.
È uno dei più importanti monumenti dell'età
del bronzo. Un corridoio ricavato nella roccia arriva ad una
porta sormontata da due enormi blocchi di pietra. Il solo blocco
inferiore pesa più di 120 tonnellate.
ARGO
A pochi chilometri
da Micene si trova Argo, altra mitica città, anzi proprio
la prima città che fu fondata in Grecia e che è
stata abitata continuativamente da quattromila anni. In questa
vivace città si passeggia per le vie affollate, bordate
da mille piccoli negozi, si beve un caffè greco in uno
dei tipici bar all'aperto, ed immancabilmente si subisce il fascino
della storia più antica. La Grecia degli Achei, poi quella
dall'Ottavo al Sesto secolo avanti Cristo rivive al museo di
Argo attraverso reperti che testimoniano i periodi di guerra,
ma anche la vita quotidiana in tempo di pace. Si rievocano gli
antichi usi del vino attraverso i bellissimi crateri decorati
con episodi mitologici, le coppe raffiguranti soggetti dionisiaci,
una lira fatta col carapace di una tartaruga. Questi oggetti
passarono di mano in mano nei classici simposi, dove regnavano
il vino, la musica, la poesia. Nel museo si trovano ancora alcuni
spiedi di ferro, chiamati obelos. Questi furono la prima forma
di moneta usata in Grecia, cui seguirono in breve tempo dei pezzi
di metallo. I sei spiedi che un uomo poteva tenere in una mano
formavano un "pugno", cioè una dracma. Il significato
attuale della frase "dare un obolo" discende appunto
dagli antichi obelos greci.
TIRINTO
Ancora di
Ciclopi, i forti giganti della mitologia, si parla per la costruzione
delle possenti mura di Tirinto, formate da blocchi squadrati
che pesano fino a 13 tonnellate.
EPIDAURO
Di qui si scende sul mare a Nauplio
per poi piegare nell'interno e raggiungere in un paesaggio senza
tempo una delle meraviglie della Grecia: il teatro di Epidauro.
Questo teatro ha 2400 anni e le sue ampie gradinate possono ospitare
14000 spettatori. La sua acustica è perfetta. Se sulla
scena si stropiccia un foglio di carta, se ne sente chiaramente
il rumore fin sulle file più alte delle gradinate. Intorno
si stendono alture dolci e boschi che emanano odore di resina.
Nel pomeriggio assolato il silenzio è rotto solo dal canto
di cicale e di usignoli.
L'aria salubre
che vi si respira indusse i Greci a stabilire qui un frequentatissimo
luogo di cura consacrato ad Asclepio, il figlio di Apollo, capace
di guarire ogni male poichè conosceva i segreti delle
erbe selvatiche. Già in tempi antichi il teatro ospitava
rappresentazioni drammatiche soprattutto tratte dai poemi di
Omero. Anche oggi, ogni estate, il teatro è protagonista
di attese rappresentazioni. Spettatori di tutto il mondo si immergono
nello spirito dei grandi tragici greci.
Da Epidauro una strada interna si snoda fino alla punta del promontorio
dell'Argolide dove le coste sono bagnate da un mare cristallino.
ERMIONI
Qui si trovano
piccole e grandi località balneari, mondane ed affollate
come Porto Heli o tranquille e silenziose come Ermioni, un antico
paese di pescatori, con le caratteristiche case bianche e i cortili
interni che lasciano intravedere cascate di fiori e piante di
limoni.
Ermioni è già citato da Omero come uno dei paesi
partecipanti alla guerra di Troia. Nell'antichità era
celebre per la produzione della preziosa porpora, per la costruzione
di navi ed anche per i suoi maestri di musica. Il suo entroterra
aveva una forte vocazione agricola, un aspetto che è caratterizzante
ancora oggi.
HELIOKASTRO
Salendo dalla costa per una stradina
immersa fra orti, agrumeti e vigneti si arriva al paesino di
Heliokastro, dove le vigne di Ilei producono un tipico vino bianco
dolce e dove le piccole taverne offrono mezedes (stuzzichini)
e saporiti piatti della tradizione.
QUALCHE PIATTO TIPICO
Non cercate in Grecia sofisticate
elaborazioni gastronomiche. Lasciatevi prendere dai forti sapori
del sole e del mare che si trasmettono in piatti semplici, ma
irripetibili altrove. Non rinunciate mai ad una choriatiki salata
con pomodori, cetrioli, cipolla, olive. Su questo piatto fresco
e colorato è disposto un generoso pezzo di candido feta,
il delicato formaggio di pecora che è uno dei simboli
gastronomici della Grecia.
Questa insalata
si accompagna felicemente con un denso tzatztiki, fatto con yogourth,
aglio, e finissime fettine di cetriolo. Si può poi continuare
con dei calamari dorati e piccole fritture di pesce, o rivolgersi
alle foglie di vite ripiene, o ai souvlaki, i saporiti spiedini
di maiale e di agnello e non perdetevi il ghiros, un ricco insieme
di carne grigliata tagliata, insaporita di spezie, mescolata
a pezzetti di peperoni, pomodori, cipolle e servita avvolta in
una morbida fetta di focaccia, la tipica pita.

Verdure ripiene, dolcissime angurie e succosi meloni rappresentano
solo alcuni dei prodotti che offrono gli orti assolati.
Ma prima di tutto questo assaporate un bicchierino di Ouzo, il
tipico aperitivo greco all'anice, accompagnandolo con qualche
oliva. Compite questo rito al tramonto, guardando il mare, quando
le onde, come scrisse il grande Omero, prendono il colore violetto
e splendente del vino.

INDIRIZZI UTILI
CANTINE:
Nemea Cava; Nemea Special; Iraklis Retsina
- Cooperativa Produttori di Nemea - Economou 9 - Nemea, Peloponnesos
- 0030.746.22210
Nemea - Ktima Papaioannou - Archaia Nemea,
Peloponnesos - 0030.746.23138
Meden Agan - Ktima Papantoni-Kanari 48
- Argos, Peloponnesos - 0030.751.23620
Nemea Riserva - Cavino - Meganitis Bridge
- Egion, Peloponnesos - 0030.691 71555
INDIRIZZI UTILI
RISTORANTI E ALBERGHI:
INDIRIZZI UTILI
PER QUALCHE INFORMAZIONE SU VINO E TURISMO:
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