UNA INTERVISTA A...

FILLPACK

...incontriamo i fratelli De Vito

Siamo a Canelli. Dal ponte sul Belbo, guardando la stazione prendiamo a sinistra la prima via che si stacca da Corso Libertà. Questa è via dei Prati. Al numero 16 si trova FILLPACK, ditta specializzata in nastri trasportatori e impianti di trasporto.
E' un'impresa nata nel 1987 ed ha preso il nome attuale nel 1994. L'hanno creata due fratelli: Romeo e Gian Franco De Vito che, dopo un'esperienza maturata come dipendenti nel settore della meccanica, hanno deciso di mettersi in proprio.
La Fillpack figura tra i soci fondatori dell'OICCE.
OICCE Times ha incontrato i fratelli De Vito per sentire le loro esperienze e avere informazioni specifiche sulla loro attività.

Per quali settori industriali opera la Fillpack?
Per almeno il 60% produciamo per il settore enologico ma operiamo anche nel settore chimico, meccanico, alimentare, tessile. Abbiamo fatto anche macchine speciali per particolari esigenze produttive, ma gradualmente ci siamo specializzati in nastri trasportatori. Essendo a Canelli, che è un importante centro enologico e avendo acquisito una buona esperienza in questo campo ci siamo indirizzati soprattutto verso l'industria enologica.

Cosa comprende specificamente la vostra produzione?
Produciamo nastri trasportatori per contenitori verticali stabili come bottiglie, flaconi, barattoli, lattine, brick, trasportatori a una o più vie realizzati con catene a tapparelle in acciaio inox (AISI 304), in resina acetalica rosa, catene modulari in plastica.
Eseguiamo percorsi rettilinei e curvilinei, accoppiamenti a giunzione laterale, piattaforme rotanti per inizio e fine linea, polmoni di accumulo e ritardatori.
Inoltre la nostra produzione comprende trasportatori a rulli motorizzati, a rulli motorizzati frizionati, gravitazionali, trasportatori a tappeto per contenitori voluminosi quali cartoni, casse, sacchi, bidoni. Realizziamo anche elevatori/discensori per cartoni o singoli contenitori per compensazione dislivelli, accatastatori/disaccatastatori pallets, rulliere motorizzate per movimentazione bancali.
La Fillpack ha poi ideato un nastro trasportatore meccanico per bottiglie in PET vuote. Con questo metodo le bottiglie, appese per il collo vengono trascinate con una catena in acciaio inox. Questo va a sostituire il trasporto con soffi d'aria che circolando nell'ambiente provocano inquinamento e rumore.

A quale usura è sottoposto e quale tipo di manutenzione richiede un nastro trasportatore?
Non c'è nessun materiale di consumo a breve termine. Un trasportatore può girare attaccando e staccando, tutti i giorni, per 10 o 15 anni senza nessuna usura. La manutenzione richiesta è poca o nulla. Le parti meccaniche di traino sono già lubrificate a vita. Ci vuole ovviamente una costante pulizia del trasportatore, ma questo dipende dall'attenzione dell'utilizzatore finale.

Quali sono le dimensioni dei vostri clienti?
Serviamo sia le piccole che le grandi aziende. Andiamo dal piccolo impiantino al grosso impianto industriale

Verso quali mercati vi rivolgete?
Mercato nazionale e internazionale. In Italia operiamo specialmente nelle regioni centro-settentrionali. All'estero, in particolare per il settore enologico, siamo presenti in Francia e America del Sud, ma lavoriamo anche per Olanda, Spagna, Grecia, Belgio, Ucraina.

E' difficile seguire le attuali normative che regolano il vostro settore?
Abbiamo seguito un corso per l'applicazione della Legge 626. Non abbiamo incontrato particolari difficoltà nella sua applicazione. Anche prima eravamo molto attenti ai sistemi di protezione e sicurezza.

Dietro le quinte

Quanto si litiga tra fratelli che conducono insieme la medesima attività?
Noi ci siamo sempre trovati bene. Ognuno ha un po' un suo campo specifico. Gian Franco si occupa più specificamente della parte tecnica, dei disegni, dei progetti. Romeo si occupa più dell'officina e della parte meccanica. Può anche darsi che ci sia una futura continuità famigliare. Entrambi abbiamo due figli maschi. Thomas, il giovanissimo figlio di Romeo proprio questa estate è già entrato in azienda.

C'è un hobby al quale vi dedicate?
Il lavoro che facciamo ci lascia davvero poco tempo per altre cose. Comunque Romeo è un appassionato di pesca di fiume e a Gian Franco piace ascoltare la musica leggera italiana.

Avete preferenze in fatto di vini?
A me (Romeo) piacciono molto i nostri vini locali, soprattutto i vini rossi e in particolare Barbera e Dolcetto. Anche a me (Gian Franco) piacciono i vini rossi e per avvenimenti un po' speciali sceglierei un buon Barolo.