L'OPINIONE DEL PRESIDENTE
di Moreno Soster

Profumi d'Oriente

"Non dormiremo nella tenda dei nomadi, né daremo la scalata al minareto di Jam. E avremo perduto i sapori: il pane rustico, caldo e amaro; il tè verde speziato al cardamomo; l'uva che facevamo raffreddare nella neve; e le noci e le more secche che masticavamo per difenderci dal mal di montagna. Né ritroveremo l'aroma dei campi, il dolce, resinoso, profumo del legno di deodara, o l'afrore di un leopardo delle nevi a quattromila metri."
In questo modo Bruce Chatwin ci introduce ai languori e alle atmosfere affascinanti dell'Oriente. Lungo quella via delle spezie che unisce geografie, culture, sensibilità molto diverse. Così, nel suo cammino di ricerca, OICCE si propone di accompagnarvi attraverso questo desiderio di fusione di profumi e di aromi che si celebra nell'unione del vino (prodotto simbolo dell'Occidente greco, romano, etrusco, cristiano) con le spezie orientali di Ceylon, della Cina, delle Filippine.
A Canelli, in febbraio, ci troveremo a parlare dei vini aromatizzati, che hanno trovato in Piemonte uno dei laboratori più fecondi se pensiamo alla ricchezza di proposte sviluppate fin dalla seconda metà del Settecento nei rosolii di Torino dei fratelli Cinzano, nei Vermut di Carpano o, più tardi, nel Barolo Chinato.
E' il recupero di un patrimonio conoscitivo che ha segnato una fase importante della produzione enologica regionale e viene ad ampliare l'azione di OICCE che in questi anni si era maggiormente concentrata sulla divulgazione tecnico-scientifica delle più recenti innovazioni destinate al mondo dell'enologia nazionale. E' un percorso, avviato con l'incontro sull'Ippocrasso e proseguito con "i fasti del Grignolino", che cercheremo di sviluppare nel prossimo anno di attività alimentando nuove iniziative di conservazione della cultura vitivinicola locale nei diversi ambiti nazionali.
Questo desiderio di "allargare" un po' il raggio d'azione dell'Associazione e di agire su un livello italiano è confermato dai rapporti che OICCE sta stringendo con altre associazioni che operano nel settore vitivinicolo quali la C.N.P. Stiamo cercando di favorire sinergie e definire azioni da svolgere in comune pur nel rispetto delle peculiarità di ognuno. Nello stesso tempo OICCE sta cominciando a muoversi anche a livello internazionale, dando la propria disponibilità e una fattiva collaborazione nell'organizzazione del Congresso biennale del CETIE (Centre Technique International de l'Embouteillage) che si terrà ad Alba nella prossima primavera.
Va infine ricordata la recente creazione del Consorzio OICCE Energia che ha una sua precisa e autonoma fisionomia ma che nasce comunque dall'esperienza e dalla logica associativa di OICCE. Anche questa è una via nuova che esprime le enormi potenzialità del modo di pensare e di operare che caratterizza la nostra Associazione: associarsi per crescere insieme culturalmente avendo comunque ben presente il contesto economico in cui ci muoviamo.
Sono quindi tante le attività nuove e la voglia di crescere insieme che caratterizzano questo nostro tempo che ci avvicina al momento del Natale con la sua forte carica simbolica di riconciliazione e di accoglienza del nuovo che viene.
Da parte mia, e a nome del Consiglio, porgo i migliori auguri per le prossime festività a tutti i Soci ed alle loro famiglie.