di Moreno Soster |
In queste ultime settimane si sono svolte a ritmo serrato molte
iniziative e si sta concludendo un nuovo anno della vita di OICCE.
Per consentire a tutti i Soci di essere informati sul lavoro svolto
cerco di riassumere le principali attività sviluppate da
OICCE nel corso del 2000. In realtà l'annata è quella
solare per quanto riguarda i bilanci, mentre i vari appuntamenti
(corsi, incontri, convegni) si distribuiscono nei 12 mesi che
abbiamo trascorso tra l'assemblea tenutasi a Rocca d'Arazzo (AT)
il 7 aprile 2000 e quella del 20 aprile scorso.
Il 2000 ha rappresentato il primo anno pienamente operativo dell'Associazione
dopo la fase di rodaggio del 1999. Ho raccolto, per comodità
e maggiore chiarezza, in 5 punti le cose che vi voglio dire.
Organizzazione interna
Finalmente abbiamo una Sede ufficiale, presso l'Enoteca Regionale
delle Terre d'oro e Astesana di Canelli con la quale è
stata stipulata una convenzione decennale per l'uso dei locali.
È una grande soddisfazione perché ci consente di
avere una "casa" aperta a tutti i Soci che potrà
migliorare la nostra visibilità nonché l'erogazione
dei servizi.
Il Consiglio si è riunito con cadenza regolare. La segreteria
è stata temporaneamente affidata a Giusi Mainardi, che
ringraziamo per la disponibilità, in attesa che il Comune
di Canelli segnali un proprio rappresentante in sostituzione di
Giuseppe Sina. Nel Collegio dei Sindaci si è dimessa Susanna
Galandrino, che ci ha dato il suo contributo nell'avvio dell'associazione,
e arriva Maria Pia Timpani, cui porgiamo un cordiale benvenuto.
La base associativa è in espansione sia numericamente ma
soprattutto per areale geografico. In Toscana e Veneto si stanno
formando due nuclei piuttosto consistenti, ma abbiamo soci ormai
in molte parti d'Italia e anche un socio in Brasile a cui inviamo
un affettuoso saluto.
Sono state stampate e distribuite le Tessere sociali: 1 per ogni
Socio individuale e 3 per ogni Socio collettivo. Il tesseramento
mi porta a parlarvi delle quote associative che sono state oggetto
di discussione di alcuni consigli: prendendo atto della dinamica
delle iscrizioni ci siamo posti il problema di modificare l'importo
delle quote al fine di avere una equa distribuzione degli oneri
sui soci commisurata alle prestazioni che potevamo loro fornire
come Associazione. Siamo giunti alla conclusione di non modificare
le quote per il triennio di mandato di questo Consiglio, ma di
modulare diversamente i servizi a cui le diverse quote possono
dare diritto. Per esempio un socio individuale ha diritto a partecipare
gratuitamente a 3 corsi formativi, il socio collettivo a tutti,
con un numero illimitato di partecipanti.
Rapporti esterni
Si è sviluppata nel corso del 2000 l'azione di apertura dell'Associazione nei confronti di altri Enti al fine di sviluppare idonee sinergie e incrementare le possibilità operative. Ci si è mossi a diversi livelli e sono state stipulate convenzioni di reciproca collaborazione con EUROSYN della Provincia di Asti e con l'Enoteca Regionale di Canelli, mentre si sono avviate alcune collaborazioni con la CNP, laConferenza Nazionale Permanente delle Istituzioni regionali che si occupano di ricerca vitivinicola, con sede a Faenza, per l'organizzazione del viaggio in Borgogna-Champagne e con l'INE-CETIE in occasione del Convegno "L'imballaggio intorno al vino, agli alcolici e ai liquori" tenutosi ad Alba il 26-27 aprile 2001.
Formazione e promozione
Come l'anno scorso sono stati organizzati, e ormai realizzati,
7 corsi di formazione su aspetti diversi della filiera vitivinicola.
La costante e attenta partecipazione dei soci ci conforta sull'importanza
di questa offerta formativa per la base associativa.
Altrettanto importante, questa volta in un ottica di stimolo nei
confronti del mondo della ricerca, è stata la premiazione
del Quesito OICCE 2000 attinente all'uso delle biotecnologie nella
produzione dei vini bianchi: il vincitore è stato un gruppo
di ricerca dell'Istituto Regionale della Vite e del Vino di Palermo,
un ente regionale che da circa venti anni rappresenta il punto
di riferimento conoscitivo del rinnovamento della viticoltura
e dell'enologia siciliana. Un premio speciale della Cassa di Risparmio
di Bra è stato assegnato anche ad una giovane ricercatrice
piemontese per uno studio condotto sul Gavi. Pur nell'apparente
formalità del momento, le parole dei vincitori ci hanno
confermato la funzione di sollecitazione e di riconoscimento per
la creazione di nuove conoscenze che svolge questa iniziativa,
ben inserita nella filosofia della nostra associazione. Infine
OICCE ha assicurato la propria presenza in alcune manifestazioni
di promozione vitivinicola a Canelli e al Salone del Gusto di
Torino.
Divulgazione
In questo settore ci sono state nel corso dell'anno le principali
novità e molto lavoro. Già dalla scorsa Assemblea
avevamo concordato sulla necessità di investire maggiormente
sul settore sia per migliorare la comunicazione interna sia per
dare maggiore visibilità a quanto OICCE sta facendo. E
questo per rispettare le disposizioni statutarie ma anche per
ampliare la base associativa.
Così, da una pregevole composizione artigianale di fotocopie
che, onestamente, non rendeva merito al complesso lavoro di preparazione
editoriale, OICCE TIMES è diventato un vero giornale di
cui siamo particolarmente soddisfatti e che sta riscuotendo un
buon interesse tra gli operatori del settore.
In parallelo proseguono le edizioni di monografie su argomenti
specifici e dopo il testo sull'etichettatura dei vini abbiamo
provveduto alla stampa degli atti del convegno su "I gas
in enologia", mentre saranno pubblicate su OICCE TIMES le
relazioni presentate al convegno su "I vini e le spezie".
Proprio quest'ultimo appuntamento, tenutosi con il patrocinio
dell'Accademia d'Agricoltura di Torino il 16 febbraio scorso all'Enoteca
di Canelli, ha visto una folta e attenta partecipazione del numerosissimo
pubblico su di un tema molto affascinante ma commercialmente difficile.
La stessa grande attenzione è stata posta nella preparazione
del convegno su "Tappi e tappatura" che per la prima
volta ci ha visto coinvolgere anche relatori internazionali. La
folta partecipazione e gli echi di stampa hanno premiato la scelta
del tema ed il minuzioso lavoro organizzativo.
Un altro strumento importante che è stato sviluppato, e
soprattutto mantenuto aggiornato, è il sito Internet www.oicce.it
che ci consente di "comunicare le conoscenze" con tempi
decisamente più rapidi rispetto alla cadenza trimestrale
di OICCE TIMES e in maniera molto più ampia e capillare.
In stretto collegamento con questo, ricordo che è stato
attivato un servizio di posta elettronica dedicato ai soci per
segnalare convegni, appuntamenti, notizie di interesse vitivinicolo.
Laboratorio delle idee
Le idee cui mi riferisco sono alcuni interessi latenti del
comparto vitivinicolo che OICCE in maniera un po' pionieristica
ha fatto propri per avviare delle prime realizzazioni concrete,
dei prototipi - se mi consentite il termine - che sono o saranno
messi a disposizione delle imprese perché in quella sede
possano esprimere al meglio le loro potenzialità.
Nel mese di settembre è stata presentata OICCE Energia,
un consorzio nato per iniziativa di OICCE, che opera ai sensi
del decreto legge 79/99 e che consente alle imprese di riunirsi
per un acquisto collettivo a prezzi concorrenziali di energia
elettrica. Pur trattandosi di un'attività a carattere commerciale
ben distinta da quella di OICCE, il consorzio rappresenta un modo
di interpretare in chiave economica quel concetto di "unirsi
e conoscersi per lavorare meglio" che è alla base
dell'azione di OICCE.
Un altro prototipo realizzato è il vino aromatizzato a
base moscato "Ottocento Liberty". Frutto di uno studio
storico ed enologico approfondito, ha ottenuto unanimi consensi
nelle varie occasioni di degustazione ed è maturo per uno
sviluppo a livello aziendale. In tal senso OICCE è disponibile
a discuterne le prospettive con i soci e con gli operatori interessati.
Infine, ai sensi del decreto legislativo 173/98, OICCE collabora
con la Cantina sociale di Castagnole Monferrato ed il Consorzio
Tutela Vini d'Asti e del Monferrato nella realizzazione del progetto
"Miglioramento qualitativo della produzione del vino Grignolino"
che si propone di rendere oggettive le peculiarità di questo
prodotto particolare dell'enologia piemontese e di esaltarne gli
aspetti più graditi al consumatore. Anche questo progetto
parte dall'azione di animazione locale, promozione e rilancio
di questo vino che OICCE ha sviluppato nel tempo con "I fasti
del Grignolino". I risultati del progetto sono attesi per
la fine del 2002 e saranno oggetto di una specifica pubblicazione
curata dalla nostra associazione.
Prospettive
L'annata 2000 (aprile 2000-aprile 2001) di OICCE è quindi
stata densa di attività e di appuntamenti. Tuttavia devo
dirvi che molte cose che abbiamo pensato di fare, sono rimaste
tali. E di prospettive si è quindi parlato nel corso dell'Assemblea
generale dei Soci del 20 aprile 2001.
Gli elementi essenziali emersi da quella sede, che il Consiglio
farà propri per organizzare l'attività futura, sono:
- una maggiore attenzione ai temi relativi al recupero della cultura
vitivinicola locale;
- trovare strumenti e modi per un migliore coinvolgimento dell'intera
base associativa, anche con la progettazione di iniziative al
di fuori del Piemonte;
- migliorare la gestione economica di OICCE TIMES, che rappresenta
una voce di spesa consistente nel bilancio dell'Associazione,
puntando ad un sostanziale pareggio tra entrate ed uscite;
- continuare ad alimentare il dialogo e la collaborazione con
altre realtà regionali, nazionali e internazionali per
la realizzazione di iniziative coerenti con il nostro mandato
statutario.
Con il lavoro discreto e competente di molte persone si è
così riusciti ad avere un altro anno ricco di opportunità
conoscitive e anche di soddisfazioni, ma la vita va avanti e OICCE
continua ad elaborare idee, a creare occasioni, a stimolare curiosità.
In continuo fermento.