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...garanzia di qualità e alta professionalità
La Torino Distillati
è un'impresa di alta professionalità nella progettazione
e nella produzione di liquori, acquaviti, grappe, sciroppi e altre
bevande per le esigenze di aziende medie e grandi. Nel settore
della produzione di importanti marchi per conto dei proprietari,
la capacità non si improvvisa. Ogni giorno bisogna dimostrare
la propria assoluta affidabilità. Per questo è necessario
non solo avere tutte le competenze dell'imbottigliatore, ma anche
rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze della clientela,
offrire garanzia di qualità, mostrare adattabilità,
economicità, flessibilità nei tempi e nelle diverse
produzioni. Questi sono i punti di forza che distinguono la Torino
Distillati. Per questo è apprezzata da un'importante clientela
internazionale.
Lo stabilimento di produzione si trova a Moriondo di Moncalieri.
Ha un'impronta molto particolare, perché le sue attrezzature
all'avanguardia sono inserite in un ambiente dove si sono voluti
conservare i segni della tradizione. Un'elegante palazzina Liberty
ospita gli uffici, mentre la struttura produttiva ha come sfondo
la tipica architettura industriale di fine 1800 e inizio 1900.
Questo originale recupero riporta agli anni di attività
della "Fratelli Ferrero Di Riccardo", rinomata ditta
produttrice di Vermouth di Torino.
Lo stabilimento si è sempre contraddistinto per la produzione
e l'imbottigliamento di bevande alcoliche ed analcoliche. Qui
sono stati sviluppati marchi di grande importanza commerciale
come Vermouth Martinazzi, brandy René Briand, grappa Piave,
whisky Four Roses.
Lo stabilimento è stato per molti anni proprietà
della Seagram Italia spa.
Nel 1992 il dr. Carlo
Vergnano, da molti anni direttore tecnico ed operativo della Seagram
Italia, ha acquisito tale stabilimento, fondando l'attuale società
e diventandone presidente.
Punti di riferimento nell'attività della Torino Distillati
sono anche Piera Vergnano, amministratore delegato e Beppe Ronco,
direttore produttivo.
Abbiamo incontrato Carlo Vergnano per farci illustrare le caratteristiche
del suo stabilimento.
A quale tipologia di clientela si
rivolge Torino Distillati?
Lavoriamo soprattutto per grandi e medie aziende, che necessitano
di produzioni in conto lavorazione.
Fra i nostri clienti ci sono nomi molto famosi del mercato internazionale
degli alcolici. Abbiamo inoltre iniziato una collaborazione con
alcune aziende vinicole produttrici di grappe provenienti dalla
propria vinificazione, curandone il confezionamento e l'imbottigliamento.
Un altro dei nostri obiettivi è quello di sviluppare le
"private labels", una forma di produzione già
affermata per prodotti della grande distribuzione, ma che non
è ancora abbastanza sviluppata nel campo dei liquori.
Esistono comunque valide
ragioni economiche perché nel prossimo futuro le marche
commerciali vengano adottate anche nel nostro settore. Torino
Distillati è già pronta ad affrontare questo mercato
con il massimo delle garanzie.
Quali garanzie offre ai clienti la
Torino Distillati?
Innanzi tutto la professionalità, la competenza, una forte
specializzazione produttiva e un alto controllo della Qualità.
Utilizziamo procedure interne e anche procedure predisposte dal
cliente.
Abbiamo quindi un sistema di controllo Qualità di base,
che adeguiamo in funzione delle specifiche richieste dei clienti.
Una rigorosa applicazione dell' HACCP assicura controlli meticolosi
in ogni fase della lavorazione, partendo dalle materie prime e
dal materiale di confezionamento, per arrivare al prodotto finito.
Tutto lo stabilimento è a regime di Deposito Fiscale ad
accisa sospesa. Abbiamo ampi locali di stoccaggio merci con serbatoi
per l'importazione dei prodotti alcolici più svariati.
È operante un
magazzino sussidiario per i Contrassegni di Stato, gestito dall'Agenzia
delle Dogane. Lo stabilimento è pure autorizzato ad imbottigliare
prodotti che rientrano nelle categorie "Prodotti Intermedi"(vermouth
e vini aromatizzati) e "Aceto di frutta".
L'azienda è anche in condizione di fornire una manipolazione
di prodotti, importati e non, per fronteggiare le esigenze promozionali
della clientela.
Quali sono le caratteristiche dei
vostri impianti?
Abbiamo impianti per la percolazione e la distillazione, anche
sottovuoto, di estratti alcolici; impianti di refrigerazione,
di cui uno istantaneo, per la stabilizzazione di distillati, brandy
e grappe.
Le nostre linee di imbottigliamento hanno una potenzialità
variabile, da 1000 a 6000 bottiglie l'ora.
Consentono l'imbottigliamento di prodotti densi, la soffiatura
o la sciacquatura delle bottiglie vuote, offrono un'ampia possibilità
di adattamento a formati diversi, sono equipaggiate per produrre
confezioni anche con tappo di sughero e capsula termoretratta.
Oltre ai moderni serbatoi di acciaio, che permettono di disporre
di una capacità di 15.000
ettolitri, abbiamo anche grandi tini di rovere, dove riposano
e maturano i brandy e le grappe prima di passare alla messa in
bottiglia.
DIETRO LE QUINTE
Come vive i momenti liberi dagli intensi
impegni lavorativi?
Sono stato un tennista classificato e sono tutt'ora cacciatore
di montagna, attratto non solo dalla fauna nordica, ma anche dagli
splendidi am-bienti naturali che offre il Grande Nord.
Pratico ancora a livello agonistico lo sci di fondo, disciplina
in cui ho vinto due campionati italiani della FISI nella Categoria
Master.
Mia moglie, oltre che mio braccio destro in azienda, è
una mia costante sostenitrice nelle gare.
Ho partecipato anche alla famosa Vasaloppet, in Svezia, un percorso
di 90 chilometri che si svolge fra panorami da favola e che rievoca
il percorso coperto dal nobile Gustav Vasa nel 1520, quando, inseguito
da due dei più forti sciatori della cittadina di Mora,
riuscì a sfuggire ad un agguato, ritornò per guidare
la rivolta svedese contro i Danesi e fu nominato re di Svezia.
I suoi hobby sportivi concedono spazio
al vino?
Certamente. Io e mia moglie beviamo regolarmente il vino a pasto.
Ci piacciono il Grignolino, il Dolcetto, la Freisa.
In particolare apprezzo
il Moscato tappo raso che trovo un vino eccezionale, uno dei migliori
che abbiamo in Italia.