CORSI, CONVEGNI E INCONTRI
OICCE
presenta
in anteprima la nuova
Agenzia delle Dogane
In una importante anteprima, OICCE ha ospitato la presentazione
della nuova Agenzia delle Dogane.
All'incontro di lunedì 25 giugno, a Canelli, presso l'Enoteca
Regionale, hanno partecipato autorità della Guardia di
Finanza, dei Carabinieri e del Servizio Repressione Frodi, i rappresentanti
del Comune di Canelli e della Provincia di Asti, numerosi enologi
e dirigenti delle più importanti ditte vinicole piemontesi.
I lavori sono stati aperti dal dr. Pierstefano Berta, in qualità
di direttore dell'OICCE. Il dr. Francesco Testa, Direttore regionale
dell'Agenzia delle Dogane per il Piemonte e la Valle d'Aosta,
è stato invitato ad illustrare gli aspetti della nuova
Amministrazione Doganale.
L'Agenzia delle Dogane subentra al Dipartimento delle dogane e
imposte indirette. In convenzione con il Ministero delle Finanze,
le sue funzioni si concretizzano nei servizi relativi all'amministrazione,
alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali, della
fiscalità interna negli scambi internazionali, delle accise
sulla produzione e sui consumi, con le attinenti missioni fiscali
ed economiche.
Nel suo intervento ampio e dettagliato, il dr. Testa ha illustrato
le principali finalità dell'Agenzia delle Dogane, una struttura
che opera in stretto collegamento con gli organi dell'Unione Europea
nel quadro dei processi di armonizzazione e sviluppo dell'unificazione
europea.
Il primo obiettivo è quello di costituire un efficace mezzo
di adattamento tra la velocità dei flussi commerciali e
l'azione amministrativa pubblica. La nuova Agenzia assicurerà
una presenza sempre più incisiva a livello internazionale
per la tutela degli interessi del Paese. Un importante impegno
passa anche attraverso la lotta alle frodi. Mentre le barriere
interne nella CE sono state eliminate, l'antifrode costituisce
la nuova frontiera che l'agenzia delle dogane deve presidiare.
Altro fine primario è
quello di rispondere alle esigenze degli utenti relativamente
a chiarezza, trasparenza e coerenza nell'interpretazione delle
norme, nel portare il diritto di interpello il più possibile
vicino all'utenza, nel fornire servizi sempre più efficienti
e progettati su misura.
Sarà necessario snellire le strutture centrali, decentrare
l'acquisizione e la gestione delle risorse umane, finanziarie
e strumentali, potenziare il ruolo decisionale delle Direzioni
regionali e degli uffici operativi territoriali, migliorare gli
standard dei servizi per confrontarsi in maniera competitiva sul
mercato europeo, dotarsi delle competenze e degli strumenti idonei
a gestire il prevedibile sviluppo del settore della tassazione
energetica ed ambientale.
Tutto questo sarà realizzato seguendo delle precise linee
guida che fra il 2001 e il 2004 renderanno operativo il nuovo
modello organizzativo.
Il Centro di Cultura del Vino
di Ricaldone
OICCE ha iniziato
una collaborazione con la Cantina Sociale di Ricaldone per la
promozione della cultura vitivinicola.
La cantina ricaldonese, una delle tre maggiori cantine sociali
del Piemonte, offre un'interessante opportunità per la
conoscenza del mondo vitivinicolo. Nelle strutture della Cantina
si sta realizzando un Centro di Documentazione per la Viticoltura
e l'Enologia.
La presentazione del progetto è avvenuta venerdì
29 giugno presso l'ospitale Ca' di Ven, nel paese di Ricaldone.
La direzione del Centro è stata affidata alla dr.ssa Giusi
Mainardi, giornalista, direttrice di OICCE Times, autrice di opere
di carattere storico-culturale sul vino e curatrice della Collana
Editoriale "Storia della Vite e del Vino in Italia"
per l'Accademia Italiana della Vite e del Vino.
La presentazione della nuova
iniziativa nata a Ricaldone è stata anche occasione per
parlare di "Viti e Vini di Collina". Hanno presentato
interessanti riflessioni il dr. Maurizio Gily (Vignaioli Piemontesi)
e il prof. Vittorino Novello (Cattedra di Viticoltura Università
di Torino).
Il Centro sarà aperto a tutti coloro che desiderano approfondire
le tematiche vitivinicole. Oltre a libri e riviste su argomenti
scientifici del settore, saranno presenti testi che affrontano
la realtà della vite e del vino attraverso gli usi sociali,
l'ambiente, la storia, il folklore.
Il presidente della Cantina di Ricaldone, Franco Zoccola, principale
animatore di questa iniziativa, ha coordinato i lavori della mattinata
sottolineando l'esigenza di attingere informazioni serie ed approfondite
sul mondo del vino.
L'attenzione del Centro spazierà su ampie aree che a partire
dalle colline dell'Acquese e della provincia di Alessandria, si
estenderanno al Piemonte, all'Italia e ad altre realtà
vitivinicole internazionali.
Nella mattinata è stato presentato anche il progetto di
premiare con bottiglie di vino le tesi di laurea e di specializzazione
di argomento vitivinicolo. Questa iniziativa vede la collaborazione
di OICCE con la Cantina Sociale di Ricaldone.
La nostra associazione ha in
programma la raccolta e la valorizzazione di lavori originali
che portino seri contributi al recupero della cultura vitivinicola
locale. Considerate le finalità analoghe perseguite dal
Centro di Documentazione di Ricaldone, si è deciso di lavorare
insieme.
Studenti e ricercatori possono dunque presentare i propri lavori
ad OICCE (Corso Libertà 61a, Canelli - AT) o al Centro
di Documentazione per la Viticoltura e l'Enologia (Via Roma 3,
Ricaldone - AL). Oltre alla premiazione con "bottiglie accademiche"
ricaldonesi, il Comitato tecnico scientifico di OICCE selezionerà
i lavori migliori in vista di una loro eventuale pubblicazione.
Le prime due tesi premiate sono
state "Frasario bilingue italo-inglese per il settore viticolo-enologico.
Traduzione ed analisi linguistica dei principli termini tecnici
utilizzati nel commercio del vino", discussa nell'Anno Accademico
2000/2001 dalla dr.ssa Maura Malfatto presso la Facoltà
di Lingue e Letterature Straniere Moderne di Torino e la tesi
di specializzazione "L'imballaggio delle bottiglie nel settore
enologico", discussa dal dr. Giorgio Strocco presso la Scuola
di Specializzazione in Viticoltura ed Enologia dell'Università
di Torino.
Numerosi lavori stanno intanto giungendo. A partire dall'autunno
prossimo ci saranno nuove premiazioni in occasione di importanti
iniziative in programma presso il Centro di Documentazione.
Il Centro, che ha
sede a Ricaldone, è patrocinato dalla locale Cantina Sociale.
Il progetto di collaborazione sarà presentato il 29 giugno
nel paese alessandrino. Qui, a partire dall'autunno prossimo,
ci sarà la possibilità di consultare una raccolta
di volumi e di riviste di argomento vitivinicolo. Sugli scaffali
di questo Centro troveranno posto le tesi e i lavori di approfondimento
che saranno presentati ad OICCE. La cantina di Ricaldone premierà
gli autori delle tesi di carattere enologico con pregiate "bottiglie
accademiche" scelte fra i suoi vini più rappresentativi.
Già il 29 giugno, alla presentazione del Centro, si svolgerà
la cerimonia per le prime due premiazioni. Si tratta della tesi
di laurea "Frasario bilingue italo-inglese per il settore
viticolo-enologico. Traduzione ed analisi linguistica dei principali
termini tecnici utilizzati nel commercio del vino" discussa
nell'Anno Accademico 2000/2001 dalla dr.ssa Maura Malfatto presso
la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne di
Torino e della tesi di specializzazione "L'imballaggio delle
bottiglie nel settore enologico" discussa dal dr. Giorgio
Strocco presso la Scuola di Specializzazione in Viticoltura ed
Enologia dell'Università di Torino.
Conclusi i corsi OICCE
della primavera 2001
Il 14 maggio si è conclusa la serie dei Corsi OICCE
2001. Il pomeriggio è stato dedicato ai documenti di cantina
ed ha visto come relatore il funzionario della Repressione Frodi,
Angelo Di Giacomo. Si era iniziato il 26 febbraio scorso, all'Enoteca
Regionale di Canelli, suggestivo ambiente dove si sono svolti
tutti i nostri corsi. I temi trattati in questi mesi hanno spaziato
dalla maturazione fenolica alla tutela di marchi e brevetti, dalla
vendita attraverso Internet, all'uso del freddo in cantina e alla
tenuta dei registri di cantina.
È stato programmato ad ottobre il corso sull'autocontrollo
igienico nelle aziende vitivinicole. La data precisa di svolgimento
sarà debitamente comunicata. Sempre ad ottobre si prevede
di organizzare un incontro di aggiornamento sui nuovi regolamenti
CEE che stanno per diventare operativi.
I corsi hanno registrato anche quest'anno una ottima partecipazione.
Per l'anno prossimo i Soci sono nuovamente invitati a segnalare
all'Associazione gli argomenti che vorrebbero vedere trattati.
Le indicazioni dovranno pervenire preferibilmente entro il mese
di ottobre.
VIII Rassegna dei vini
da Vermentino e sinonimi
Lo scorso giugno, a Massa Marittima,
in provincia di Grosseto, si è svolta l'ottava rassegna
dei vini da vitigno Vermentino e sinonimi.
Nel corso della manifestazione, presso il caratteristico Chiostro
di S. Agostino, sono stati presentati in degustazione molti vini
interessanti, fra i quali si sono distinti quelli prodotti da
alcuni Soci OICCE.
Il Vermentino è coltivato soprattutto nell'area dell'Alto
Mediterraneo: Liguria, Toscana, Sardegna, Corsica, Provenza, Piemonte.
A seconda delle differenti zone di coltivazione viene denominato
con molti sinonimi fra i quali Favorita, Furmentin, Piccabon,
Rolle, Verlantin, Malvoisie à gros grains.
I quattromila ettari di Vermentino in Italia sono distribuiti
principalmente in Sardegna (65 %), Liguria (17,5 %) e in Toscana
(14,5 %). Con il nome di Favorita è coltivato su 155 ettari,
come Pigato è diffuso su circa 210 ettari (dati Enotria
1998) Questo vitigno è protagonista della importante DOCG
sarda "Vermentino di Gallura".
Nel presentare la manifesatzione,
Alessandro Pacciani, Assessore allo Sviluppo Rurale della Provincia
di Grosseto ha rilevato l'importanza di questa iniziativa nel
quadro della promozione delle produzioni tipiche locali della
Provincia. L'Amministrazione provinciale, sensibile a questi aspetti
della produzione vitivinicola, è infatti impegnata in un
progetto sperimentale volto al recupero produttivo dei vitigni
autoctoni. Fra gli altri obiettivi, il progetto dovrà condurre
anche al riconoscimento di nuovi cloni di Vermentino e Ansonica.
Nella degustazione organizzata per i rappresentanti della stampa
nazionale ed estera sono stati apprezzati vini provenienti dalle
diverse zone, in particolare:
· Colli di Luni Vermentino "Poggi Alti" dell'Azienda
Agricola Santa Caterina di Sarzana (SP),
· Colli di Luni Vermentino "Masero" del Podere
Lavandaro di Fosdinovo (MS),
· Candia dei Colli Apuani del Podere Scurtarola di Massa,
· Vermentino Passito "Aldiola" 1997 della Cantina
del Vermentino di Monti (SS),
· Ajaccio Blanc de Blanc 1999 di Jacques Bianchetti (Corsica).
Nel corso degli anni le Rassegne
del Vermentino si sono svolte nelle più suggestive località
delle diverse regioni di produzione. Le degustazioni hanno fatto
constatare una positiva evoluzione dei caratteri organolettici
di questo vino fine e
versatile, per il quale è auspicabile una sempre più
ampia
affermazione.
Canellitaly
Enomeccanica nel mondo
L'alta specializzazione delle aziende produttrici di macchine
per l'Enologia, operanti nel distretto industriale di Canelli,
le ha rese ormai celebri in tutto il mondo.
"Canellitaly" vuole essere un punto di incontro e un
laboratorio di sinergie fra realtà produttive che da cinquant'anni
hanno garantito occupazione, benessere e crescita sociale nel
territorio.
Il progetto "Canellitaly" nasce per dare rilievo alle
importanti attività che caratterizzano l'area canellese
come capitale internazionale dell'industria ad alta tecnologia
rivolta alla produzione enologica.
Nell'ambito di "Canellitaly" saranno organizzate iniziative
per dare visibilità a questo aspetto fondamentale della
realtà economica e sociale del Sud Piemonte.
Il progetto offre opportunità alle aziende di mettere in
evidenza la propria specializzazione sui mercati di tutto il mondo.
Questo avviene sia attraverso i più moderni strumenti multimediali,
sia attraverso pubblicazioni specifiche stampate in Italiano e
in Inglese in collaborazione con OICCE Times e destinate agli
operatori italiani ed europei.
Nei prossimi mesi sarà anche offerta alle aziende del settore
enomeccanico la possibilità di partecipare, con costi molto
contenuti, a missioni commerciali internazionali in America Latina,
in Australia, nell'Est europeo.
La prima fase del progetto Canellitaly vedrà il suo coronamento
nel maggio 2002, con una importante serie di avvenimenti organizzati
in territorio canellese.
Gran fermento di attività
da parte della CNP
La CNP (Conferenza Nazionale Permanente delle Istituzioni che
nelle regioni si occupano della ricerca e sperimentazione vitivinicola)
ha realizzato nell'ultimo periodo una notevole mole di attività
insieme agli associati per favorire lo sviluppo di conoscenze
o di nuove relazioni nel settore vitivinicolo. In particolare
la CNP ha organizzato un viaggio di studio in Borgogna e Champagne
nel periodo dal 6 al 12 maggio u.s. con la partecipazione di N.
46 persone di 11 diverse regioni italiane, espressione dei vari
ruoli della filiera vitivinicola. Di queste undici regioni 9 avevano
Istituzioni associate alla CNP.
Il viaggio di studio ha riguardato le aree dello Champagne, della
Borgogna e dello Chablis.
Inoltre, la CNP ha organizzato in collaborazione con l'Istituto
Sperimentale di Viticoltura due iniziative nell'ambito della 35a
Settimana dei Vini gestita dall'Enoteca Italiana di Siena.
Nella mattina del 31 maggio il Convegno: "La selezione clonale
della vite in Italia nell'ambito del Progetto Finalizzato MIPAF-Regioni"
Nella presentazione il Dott. Somma, Direttore dell'Enoteca Italiana
e poi il Dott. Venturi, Coordinatore della CNP hanno ricordato
il significato del Progetto Finalizzato e più in particolare
di questo specifico sottoprogetto "La selezione clonale"
che condiziona fortemente le basi di sviluppo del settore vitivinicolo
italiano. Hanno evidenziato il maggior significato del lavoro
con la realizzazione comune tra Ministero e Regioni ed il notevole
contributo delle Istituzioni universitarie
Anche il Prof. Calò, Presidente del Convegno, ha ribadito
la soddisfazione per le attività condotte ed ha sottolineato
il ruolo trainante e determinante di queste iniziative per i progressi
del comparto. Ha ringraziato tutti coloro che a vario titolo e
ruolo hanno contribuito allo svolgimento dell'attività
e all'organizzazione del Convegno. Inoltre ha ricordato che prima
di questo incontro sulla selezione clonale appuntamenti simili
sono stati organizzati per la presentazione dei risultati dei
progetti "Base ampelografica" e "Caratterizzazione
dei vini".
Nel pomeriggio del 31 maggio è stata organizzato la Tavola
rotonda: "Dal clone omologato al vino commercializzato. Problemi
e prospettive della selezione clonale".
Dopo la presentazione del Direttore dell'Enoteca Italiana e del
Segretario della CNP, il Prof. Calò ha introdotto i lavori
precisando che i successi del vino italiano sono da attribuire
soprattutto al notevole lavoro di ricerca e sperimentazione che
tutti i soggetti interessati conducono.
Hanno portato il loro contributo ricercatori (Dott. Costacurta,
Dott. Mannini, Prof. Martelli, Prof. Bertuccioli) rappresentanti
dei Nuclei di Premoltiplicazione e del vivaismo (Enol. Roncador,
Dott. Sartori, Dott. Tempesta) e alcuni rappresentanti del mondo
della produzione (Dott. Porcinai, Dott. Campostrini).
Inoltre il 1 Giugno si è svolta l'Assemblea degli associati
alla CNP che fra le altre cose ha deciso di procedere alla realizzazione
di una Banca dati all'interno del proprio sito Internet (www.cnp-italia.org)
dei progetti di ricerca e di sperimentazione realizzato con il
coinvolgimento tecnico o organizzativo dei soci.
Si è inoltre discusso della possibilità di presentare
progetti di ricerca innovativi nel settore vitivinicolo cercando
di utilizzare la rete che si è creata fra i soci ed evitando
sovrapposizione o doppioni con i vari enti di ricerca nazionali.