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di Giusi Mainardi il nostro nome, la nostra filosofia. |
Il nome della nostra associazione: Organizzazione Interprofessionale
per la Comunicazione delle Conoscenze in Enologia è un
po' lungo da scrivere e anche da pronunciare. Fra le molte possibilità
che si offrivano al momento della costituzione di OICCE, questo
nome è stato volontariamente scelto perché ritenuto
un modo diretto per definire chi siamo e che cosa desideriamo
fare. Se pensiamo a quanto è stato realizzato e ai progetti
futuri, tutto sommato è un nome ancora breve
Ogni termine della nostra sigla è significativo ed importante.
L'Organizzazione è il nostro non piccolo obbiettivo.
Un altro fattore importante è costituito dall' Interprofessionalità.
La nostra filosofia è invece in gran parte contenuta nella
Comunicazione delle Conoscenze.
Infine la E determina il nostro campo d'azione, l'Enologia.
Ogni giorno lavoriamo per mettere in pratica ciò che affermiamo
di essere.
Un esempio di concretizzazione di questi principi è la
collaborazione con il Centro di Documentazione per la Viticoltura
e l'Enologia, che ha sede presso la Cantina Sociale di Ricaldone.
Insieme a questo Centro, OICCE collabora nella raccolta di tesi
e lavori di specializzazione che trattano di argomenti enologici.
Questa estate, in occasione del convegno "Ricordando il Senatore
Paolo Desana, padre delle DOC" è avvenuta una grande
premiazione dei lavori presentati nel corso del 2001 e conservati
ora alla Biblioteca del Centro.
La raccolta di questi testi è una possibilità in
più di comunicare conoscenze tecniche sulla viticoltura
e sulla vinificazione. Gli argomenti sono molteplici e molto specializzati.
Spaziano dall'applicazione dell'osmosi inversa per l'autoarricchimento
dei mosti, alla determinazione del Glucosio glicosidico per la
stima del potenziale aromatico delle uve. Vanno dalla caratterizzazione
di filtri utilizzati nel settore alimentare, al recupero e alla
valorizzazione dei vitigni autoctoni come valida alternativa ai
vitigni internazionali, o alle forme di combinazione polifenoli-colloidi
presenti nei vini rossi, o ancora alle applicazioni delle biotecnologie
alla vinificazione in bianco... Questi sono solo alcuni degli
argomenti affrontati nei diversi lavori.
L'elenco completo delle tesi premiate è inserito nel nostro
sito, nelle pagine dedicate al Centro di Ricaldone.
Il nostro obbiettivo non si traduce solo nell'offrire l'opportunità
di comunicare cose nuove, ma vuole essere anche quello di proporre
cose interessanti già esistenti, da scoprire o da riscoprire.
In armonia con l'Interprofessionalità e la Comunicazione
delle Conoscenze, presto si vedranno i primi risultati realizzati
grazie al Fondo per la Cultura Vitivinicola, istituito da OICCE.
Questo legame che giudichiamo essenziale tra la ricerca, l'innovazione,
la tradizione, la storia, è sempre presente nelle attività
che conduciamo direttamente o nelle iniziative alle quali collaboriamo.
Questo è stato anche lo spirito che ha animato il convegno
di giugno a Ricaldone. Il ricordo del Senatore Desana non è
solo rivolto all'opera di una singola persona, ma costituisce
un più ampio richiamo ad una fase importante della storia
enologica italiana: la nascita delle DOC. Il concetto di DOC,
la preparazione e l'emanazione di una apposita legge costituirono
veramente una pietra miliare nel modo di ripensare il mondo del
vino italiano.
Per tale ragione questo numero di OICCE Times presenta la biografia
di Paolo Desana e il testo dell'intervento preparato per il convegno
ricaldonese dal Senatore Riccardo Margheriti, attuale Presidente
del Comitato Nazionale per la Tutela delle Denominazioni d'Origine
dei Vini. Il suo messaggio non si limita a ricordare il passato,
ma da esso prende spunto per delineare il futuro della legge sulle
DOC.