CORSI, CONVEGNI E INCONTRI

Barbera:
ottima collaborazione fra OICCE e Belgio

Barbera d'Asti e Barbera d'Alba sono stati acclamati ospiti d'onore ad una importante degustazione che si è svolta in Belgio, martedì 25 febbraio.
L'evento è stato organizzato congiuntamente da OICCE e dalla Vlaamse Wijngilde (Ghilda Fiamminga del Vino) ed ha visto fra i suoi sostenitori istituzionali la Provincia di Asti, rappresentata alla serata dagli Assessori Giancarlo Fassone e Luigi Perfumo.
La Vlaamse Wijngilde è stata fondata nel 1968 e conta più di 2.500 associati, ripartiti in 35 Commanderies che hanno sede in doverse località del Belgio.
Due volte all'anno la Vlaamse Wijngilde organizza delle degustazioni per l'insieme delle Commanderies. Nel passato queste sono state dedicate essenzialmente ai vini francesi. Con il Barbera, per la prima volta è stato presentato in questa prestigiosa sede un vino italiano.
I vini della serata sono stati selezionati durante un viaggio in Italia dal giornalista Hugo Van Landeghem, il cui viaggio era stato organizzato da OICCE nel maggio scorso. Hugo Van Landeghem è Maître national de vin della Wijngilde. Alla serata erano presenti i Barbera delle aziende Alessandria Gianfranco (Monforte), Domanda (Calosso), Due Colline (Calosso), Fenocchio Giacomo (Monforte), Gagliasso Mario (La Morra), Renzo Grasso (Calosso), L'Armangia (Canelli), Mafero (La Morra), Marchesi Alfieri (S. Martino Alfieri), Molino Dario (Treiso), Sandrone Luciano (Barolo), Spertino Luigi (Mombercelli), Viticoltori Bera F.lli (Neviglie).
Dopo i saluti delle autorità e l'introduzione di Hugo Van Landeghem e di Pierstefano Berta (OICCE), è iniziata la degustazione con i vini serviti in bicchieri di cristallo, su tavoli con tovaglie di Fiandra e candelieri d'argento. Ogni vino è stato presentato dal produttore italiano interessato e commentato dal capo delle diverse Commanderies.
Tutti i posti per la degustazione sono stati esauriti e le 300 persone presenti sono state entusiaste dei vini assaggiati. Sicuramente è stata un'ottima opportunità per ampliare la conoscenza di un grande vino piemontese dalle stupende qualità.

Convegno OICCE:
tutto sulle etichette del vino

La realizzazione di una etichetta da vino è un'operazione che comporta l'applicazione di molte competenze.
Nel convegno di marzo, organizzato da OICCE, sono state analizzate tutte le fasi che conducono alla creazione di questo piccolo foglietto che deve dare molte informazioni: dalla creazione artistica, agli aspetti normativi, alla tutela del marchio, fino alla stampa e all'incollatura.
Il primo aspetto affrontato è stato il momento creativo, che presiede alla scelta dell'immagine da impiegare per presentare un vino e un'azienda. Di questo ha parlato l'artista prof. Giancarlo Ferraris di Canelli, autore di molte etichette divenute celebri. Egli ha raccontato come ogni elemento artistico dell'etichetta corrisponda all'espressione di concetti, di simboli che rappresentano il prodotto contenuto nella bottiglia. L'etichetta avrà soluzioni diverse a seconda del tipo di vino che contiene, se è un vino di nicchia o di largo consumo, e a seconda della sua destinazione: l'enoteca, il ristorante, lo scaffale del supermercato. Le scelte saranno diverse a seconda dell'impronta del ceativo, dei gusti del produttore e soprattutto del contatto che si vuole instaurare con il consumatore.
Una volta arrivati all'etichetta che risponde a questi requisiti, bisogna accertarsi di avere realizzato qualcosa di originale, che non si sovrapponga, che non sia un plagio di quanto già fatto da altri. Nello stesso tempo bisogna avere anche delle garanzie sull'etichetta che è stata prodotta, registrandone ufficialmente gli elementi caratterizzanti affinchè non sia copiata. Anche l'artista che ha creato una etichetta ha dei diritti su questa immagine e può esigere ad esempio che non venga arbitrariamente modificata. Del Diritto di Marchio e Diritto d'Autore nella creazione di una etichetta ha parlato l'avv. Stefania Berta dello Studio Torta di Torino, specializzato nel deposito di marchi e brevetti in Italia e all'estero.
Anche durante queste prime fasi non si può né si deve dimenticare che ogni scelta deve avvenire nel rispetto di una precisa normativa. L'etichetta deve essere un mezzo per informare correttamente il consumatore sulle caratteristiche del prodotto e anche informare sul ruolo che le persone o le ditte hanno avuto sulla sua produzione e sulla sua commercializzazione. Delle norme legali da seguire nella designazione e presentazione dei vini in etichetta ha parlato il funzionario dell'Ispettorato Generale Repressione Frodi di Asti, Angelo Di Giacomo, che recentemente è stato anche autore di un libro sull'etichettatura.
Si è quindi passati alla trattazione degli aspetti tecnici collegati alle modalità di stampa e alle migliori soluzioni per l'incollaggio. Il dr. Andrea Bruscoli (Ditta Bruscoli - Canelli) ha ricordato l'importanza di questi ultimi passaggi. Nessun difetto è ammissibile nel risultato finale. In quest'ambito sono stati fatti passi da gigante.
Le possibilità di stampa sono diventate moltissime, così come è amplissima la scelta fra i tipi di carta e i tipi di colla. In rapporto a questi, anche le macchine etichettatrici si sono sempre più perfezionate, dotandosi di caratteristiche adeguate ai nuovi materiali e raggiungendo altissime velocità di lavorazione.
Considerato l'interesse rivestito dalla tematica dell'etichettatura, tutte le relazioni del convegno saranno pubblicate sui prossimi numeri di OICCE Times.

Assegnato il Premio Quesito OICCE 2002

In occasione del convegno sull'etichettaura si è svolta la consegna del "Premio Quesito OICCE 2002" e del "Premio OICCE - Cassa di Risparmio di Bra" destinati ai migliori lavori sull'ecologia applicata nel settore enologico.
Il Premio per il Quesito 2002 è stato assegnato alla dr.ssa Monica Minetti per la Tesi di Laurea "Trattamento dei reflui dell'industria enologica mediante depurazione biologica a fanghi attivi: analisi sperimentale del processo e miglioramenti impiantistici" discussa nell'Anno Accademico 2001/2002 presso l'Università degli studi di Genova - Facoltà di Ingegneria.
Nel lavoro sono stati esaminati i problemi gestionali riscontrabili nella conduzione degli impianti di depurazione biologica aerobica, ad aria compressa, installati presso alcune aziende enologiche.La dottoressa Minetti ha effettuato studi e sperimentazioni su questi impianti, per definire un modello generale di conduzione che tenga conto di eventuali fluttuazioni del carico idraulico ed organico inquinante. Il lavoro è stato in parte utilizzato nell'ambito della stesura delle Linee Guida OICCE per la corretta gestione di un impianto di depurazione.
Il "Premio OICCE - Cassa di Risparmio di Bra" è stato assegnato ex-aequo al dr. Dario Migali per la Tesi "Gli effetti della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica nel settore dell'industria vinicola" Anno Accademico 2001/2002, Politecnico di Torino sede di Alessandria - Corso di Diploma in Ingegneria Elettrica e al dr. Luca Meldolesi per la tesi "I Sistemi di gestione ambientale nella filiera vitivinicola" Anno Accademico 2001/2002 - Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Bologna - Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia.
OICCE Times pubblicherà gli estratti dei lavori vincitori.