BIBLIOTECA OICCE

 

QUADERNI DELLA SCUOLA DI
SPECIALIZZAZIONE
IN SCIENZE VITICOLE ED ENOLOGICHE
Volume 2001
Dipartimento Colture Arboree Università di Torino, Grugliasco
Offset Torino, dicembre 2002, pp. 197
segr.arboree@agraria.unito.it

 

Il Quaderno 2001 è stato presentato ad Asti, nel corso dell'inaugurazione del XXVII anno accademico della Scuola di Specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche. Il Quaderno contiene gli atti del convegno su "Virus e fitoplasmi della vite: relazioni ospite-patogeno". Oltre ai nutriti contributi dell'Università di Torino (Centro Miglioramento Genetico e Biologia della Vite, Istituto di Virologia Vegetale, Di.Va.P.R.A) vi si trovano interventi degli specialisti in questa materia operanti presso le università di Milano, Bologna, Bari e presso l'Istituto di Conegliano. I temi trattati sono considerazioni sulle principali virosi della vite, le malattie infettive latenti e semilatenti della vite, l'evoluzione dei sistemi di diagnosi per le malattie da virus ai fini della selezione clonale, il risanamento dei cloni, l'interazione tra gestione del vigneto e malattie virali, la situazione sanitaria della vite in Italia centro-meridionale, gli accertamenti sanitari per Rupestris Stem Pitting tramite saggi biologici a analisi biomolecolari, i vettori e le fitoplasmosi della vite. La seconda parte del Quaderno contiene la sintesi delle lezioni di Franco Mannini sui problemi varietali, colturali e selezione del vermentino nell'Italia Nord occidentale, e di F. Mannini, I. Gribaudo, D. Cuozzo, P. Ruffa sugli interventi di miglioramento genetico e sanitario sul vitigno Cortese per la produzione del Gavi DOCG. In chiusura si possono leggere la relazione del prof. V. Novello sull'attività svolta dalla Scuola di Specializzazione nel 2000-2001 e i riassunti di alcune tesi che sono state discusse in quell'anno.

Guelfo Magrini
IL BRUNELLO DI MONTALCINO
Morganti Editori, Sona (VR), 2003
pp 285, euro 23

Questo libro è dedicato ad uno dei vini italiani più noti e considerati del mondo. Sono poco più di duecento i viticoltori che lo producono, distribuiti nei 1400 ettari di vigna iscritta all'albo. Nelle ultime annate è stata superata la quota di cinque milioni di bottiglie, di cui circa un quinto destinate a Riserva. Su 100 bottiglie, 64 sono vendute all'estero.
Il giornalista toscano Guelfo Magrini racconta i mille aspetti del "fenomeno Brunello" con semplicità ed immediatezza. Alexander Brookshaw ne propone originali e bellissime immagini fotografiche.
In queste pagine si riflette sulle ragioni del successo di questo vino, si ripercorrono le vicende che ne hanno caratterizzato la storia, si seguono le fasi che portano dalla vigna alle pregiate bottiglie. Si descrivono anche le terre del Brunello con i paesaggi dolci, i piccoli paesi, le pievi, i castelli e l'indimenticabile Abbazia di Sant'Antimo. Si parla poi delle feste, del folklore, dei prodotti che caratterizzano la cucina locale.
Si presentano quindi 29 aziende produttrici del Brunello fra cui troviamo nomi storici e nuovi imprenditori. Montalcino è anche terra del Moscadello, del Rosso di Montalcino, del Sant'Antimo, del Vin Santo. Un capitolo è dedicato alla descrizione di questi vini.


A cura di G. L. Fontana, U. Bernardi
MESTIERI E SAPERI
TRA CITTÀ E TERRITORIO
Neri Pozza Editore, Vicenza, 1999, pp. 550
info@neripozza.it

Con la pubblicazione di questo volume, dopo "I lavori dei contadini" e "La casa e le tradizioni popolari", si conclude il progetto editoriale che la Banca Popolare di Vicenza ha dedicato alla cultura popolare vicentina. L'obbiettivo è quello di riscoprire una cultura del "saper fare" legata all'essenza del territorio vicentino e della sua gente, con una attenzione particolare per gli aspetti etnografici e le risorse naturali che connotano le diverse aree di questo territorio. I saggi di questo volume spaziano dalla caccia alla pesca, alle produzioni di alimenti, alla filatura, alla tessitura domestica, alla trattura della seta, alle filande, per presentare poi i mestieri "del legno", fra cui l'arte del "botaro" e la lavorazione di ceramiche, pietre, metalli. Vi si trova anche un interessante intervento dedicato alla distillazione, una pratica di lunga tradizione in questa terra.
Dopo alcuni cenni storici sulla distillazione nella storia, si arriva al Vicentino con la descrizione dei sotterfugi dei distillatori clandestini, la presentazione degli strumenti necessari evocati nei termini dialettali, l'analisi delle diverse fasi del procedimento. Si racconta poi dei liquori casalinghi ottenuti a partire dalla grappa e da fiori, frutta, radici di piante aromatiche, semi di ombrellifere, bacche, miele...
Il capitolo termina con la rievocazione di una pregiata tradizione ottocentesca, la produzione del rosolio, continuata nella Valdagno grazie all'opera del maestro liquorista Giuseppe Carlotto.