CORSI, CONVEGNI E INCONTRI
Incontro con
l'Amministrazione Doganale
Nell'ambito delle attività programmate dal Gruppo di
Lavoro che OICCE ha istituito da alcuni anni tra produttori del
settore vini e liquori e Agenzia delle Dogane del Piemonte, OICCE
ha organizzato un incontro nel quale l'Agenzia ha presentato le
proposte per gli operatori del settore vitivinicolo. Il convegno
si è svolto all'Enoteca Regionale di Canelli lo scorso
30 maggio. Il presidente OICCE Dott. Moreno Soster ha introdotto
i lavori con un intervento che ha illustrato le caratteristiche
della filiera del vino nel contesto economico piemontese.
Primo relatore è stato il direttore dell'Agenzia delle
Dogane, Dott. Mario Andrea Guaiana, con un ampio intervento sulle
strategie dell'Agenzia nell'interesse dei produttori. Sono seguite
le relazioni di importanti funzionari dell'Agenzia. Il Dott. Francesco
Testa, già Direttore Regionale per il Piemonte e la Valle
d'Aosta ha parlato delle facilitazioni sugli scambi internazionali
nel settore vitivinicolo.
L'Ing. Roberta De Robertis, Direttore Regionale f. f. dell'Agenzia
delle Dogane per il Piemonte e la Valle d'Aosta ha spiegato come
è possibile semplificare le procedure doganali con l'utilizzo
di strumenti informatici.
L'assetto tecnico dei depositi fiscali del vino è stato
poi illustrato dall'Ing. Angelo Alibrandi, Direttore Ufficio Tecnico
di Finanza di Torino.
La certificazione come strumento di tutela è stata oggetto
dell'intervento del Dott. Domenico Marini, Direttore Ufficio promozione
dell'offerta dei servizi chimici sul mercato - Agenzia Dogane.
Infine il Dott. Clemente Valentini, Direttore Laboratorio Chimico
delle Dogane di Torino ha illustrato i servizi agli operatori
esterni offerti dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino.
Le conclusioni del convegno sono state ampiamente illustrate nell'intervento
dell'On. Maria Teresa Armosino, Sottosegreterio di Stato del Ministero
dell'Economia e delle Finanze
Convegno per Italo Eynard: grande maestro della viticoltura italiana
Il
Centro di Documentazione per la Viticoltura e l'Enologia, istituito
presso la Cantina Sociale di Ricaldone (AL) associata ad OICCE,
ha organizzato venerdì 20 giugno un convegno intorno alla
figura del Prof. Italo Eynard, che fu Preside della Facoltà
di Agraria dell'Università di Torino, stimatissimo Professore
di Viticoltura presso questa Università, Presidente della
Scuola di Specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche dell'Università
di Torino, e personalità ben nota in ambiente internazionale
per i suoi studi e le sue vaste competenze.
A dieci anni dalla scomparsa del professore, tutta la Scuola Viticola
Torinese si è riunita a Ricaldone per mostrare la continuità
dell'opera di Eynard e i frutti del suo insegnamento.
È stata una grande occasione per ascoltare tutto il pool
della prestigiosa Facoltà torinese.
La vita e l'opera di Italo Eynard sono state ricordate da Giusi
Mainardi, Direttrice del Centro di Documentazione per la Viticoltura
e l'Enologia.
Per la parte scientifica sono stati presentati i lavori di Franco
Mannini, Ivana Gribaudo: "Risultati e prospettive della selezione
genetica e sanitaria della vite"; Anna Schneider, Roberto
Botta: "Evoluzione nelle tecniche di caratterizzazione varietale";
Andrea Schubert, Silvia Guidoni: "Progressi nello studio
dei polifenoli della vite"; Vittorino Novello, Claudio Lovisolo:
"Evoluzione negli studi sull'ecofisiologia della vite";
Marco Bovio, Vittorino Novello: "La Scuola di Specializzazione",
Donato Lanati: "Gli insegnamenti del Prof. Italo Eynard nel
progresso dell'enologia piemontese".
Moderatore dei lavori è stato Vincenzo Gerbi (Di.Va.PRA,
Torino) profondo estimatore del prof. Eynard.
Come è ormai tradizione, in occasione del convegno di
Ricaldone, l'enol. Franco Zoccola, Presidente della Cantina Sociale
e il Dr. Pierstefano Berta, Direttore OICCE, hanno premiato le
tesi aventi come soggetto la Viticoltura e l'Enologia che sono
pervenute ad OICCE ed al Centro di Documentazione fra giugno 2002
e giugno 2003. L'elenco delle tesi premiate è consultabile
sul sito www.oicce.it.
Tenuta Cannona ed OICCE:
convegno sui tappi da vino
Importanti
novità sulla tappatura del vino sono state presentate ad
un incontro internazionale organizzato in collaborazione fra OICCE
e Tenuta Cannona, il Centro Sperimentale Vitivinicolo della Regione
Piemonte.
Il convegno si è svolto a Carpeneto (AL) presso la sede
della Tenuta Cannona, una antica proprietà fra i colli
dell'Alto Monferrato, con una superficie di 54 ettari di cui 18
a vigneto sperimentale, 7 cascine satellite ed una villa padronale
con eleganti caratteristiche architettoniche.
Un grande numero di tecnici, consulenti, produttori di vini e
di tappi ha ascoltato gli interventi che il programma preannunciava
molto interessanti.
Hanno dato il benvenuto agli ospiti Ugo Cavallera, assessore all'Agricoltura
della Regione Piemonte, Giuseppe Nervo, assessore all'Agricoltura
della Provincia di Alessandria, Ezio Pelissetti, Direttore della
Cannona, Rosanna Stirone, Amministratore Unico della Cannona e
il Presidente OICCE Moreno Soster.
Ha aperto i lavori la presentazione dei risultati di un lavoro
dell'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti, condotto da
F. Bonello, M. C. Cravero, M. Ubigli, che ha riguardato la valutazione
sensoriale dei difetti riferibili al sughero (La relazione è
pubblicata alle pagine 29-33 di questo numero di OICCE Times).
Un'altra attesa esposizione è stata quella di J. M. Aracil,
direttore scientifico del Gruppo Sabaté Diosos Divisione
Tappatura, che in anteprima ha parlato di "Diamante",
un nuovo procedimento di estrazione del 2,4,6-TCA dal sughero
utilizzzando un fluido supercritico. Gli studi della Sabaté
sono stati rivolti ad individuare un procedimento di preparazione
e pulizia del sughero che elimini in maniera selettiva i composti
organici indesiderati come clorofenoli e cloroanisoli, conservando
i composti organici che conferiscono al sughero le proprietà
meccaniche indispensabili all'utilizzo per la produzione di tappi.
La prof. Maria Daria Fumi (Ist. di Enologia e Ingegneria Alimentare
Univ. S. Cuore Piacenza) ha poi esposto i risultati di un
lavoro condotto in collaborazione con Valeria Mazzoleni su "Aspetti
microbiologici dei tappi naturali".
La parola è quindi passata a Luigi Ciotti e Marilena Madau
(Sugherificio Martinese, Calangianus SS) per la presentazione
di una metodologia per il controllo analitico di un lotto di tappi
di sughero da destinare all'imbottigliamento (La relazione è
pubblicata su questo numero di OICCE Times alle pagine 9-14).
Interessanti risultati ottenuti da prove di adsorbimento degli
aromi del vino con diverse classi omogenee di tappi in sughero,
in sughero innovativo, sintetici, a vite e in polietilene sono
stati riportati da Pierstefano Berta (F.lli Ramazzotti OICCE
Canelli). Questo lavoro ha mostrato che nessuna classe di tappi
si può definire assolutamente neutra, che è possibile
controllare in modo semplice ed economico l'adsorbimento degli
aromi da parte dei tappi, che l'adsorbimento è fortemente
correlato con il coefficiente di ripartizione.
Luca Carosso (Alplast, Tigliole AT) ha svolto un intervento
finalizzato a presentare le differenti tipologie di tappi sintetici
per vino oggi in commercio, i materiali con cui sono realizzati
ed i principali aspetti pratici collegati al loro utilizzo. In
particolare ha messo in evidenza le precauzioni che si devono
prendere per costruire un tappo sintetico che non alteri il gusto
del vino, garantisca una ottima tenuta su vini fermi, mossi e
frizzanti, sia esente da cessioni al vino, si estragga facilmente
con i normali cavatappi e sia totalmente atossico e inattaccabile
da microorganismi.
Vincenzo Gerbi (Di.Va.PRA Univ. Torino) ha riferito di un
lavoro realizzato dal suo Dipartimento in collaborazione con Alplast
e con uno studio professionale di enologi. L'esperienza riguarda
tappi dell'Alplast della serie Starcork a confronto con una serie
di situazioni di tappatura tradizionale.
Sono stati coinvolti 8 vini di 7 produttori diversi e i vini sono
andati spaziando dal Barbaresco, al Barbera del Monferrato, al
Dolcetto, al Gavi, al Moscato, al Prosecco. La sperimentazione,
partita nell'aprile 2002, durerà ancora un anno, al termine
si potranno trarre le definitive conclusioni.
Ancora un lavoro dell'Università di Piacenza svolto con
Angela Silva e Marco De Faveri è stato presentato da Milena
Lambri in relazione ad esperienze scientifico-tecniche nel confronto
di differenti tappi sintetici in enologia.
Una novità nella chiusura composita è stata infine
presentata da Felice Fragola (Guala Seal - Guala Dispensing, Spinetta
Marengo - AL). Si tratta di Guala Seal Elite una chiusura destinata
ai grandi vini, elaborata in diversi anni di studio e protetta
da due brevetti internazionali. Questa è stata elaborata
grazie ad una tecnologia sviluppata dal Massachusetts Institute
of Technology di Boston. Delle prove di valutazione ed invecchiamento
di questa chiusura è stato incaricato il laboratorio Enosis
di Cuccaro Monferrato e ne ha parlato Dora Marchi.
Sui prossimi numeri di OICCE Times si pubblicheranno altre relazioni
di questo interessante convegno.