L'OPINIONE DEL PRESIDENTE
di Moreno Soster

Appunti per l’assemblea 2004

 

Qualche anno fa avevo proposto un’opinione dedicata all’attività OICCE che sottolineava come la nostra associazione operasse prevalentemente in controstagione.
Come la viticoltura australiana che in primavera commercializza i prodotti dell’anno, anche noi concludevamo i nostri impegni principali con l’Assemblea – Convegno annuale del mese di aprile. Oggi non è più così. Anno dopo anno si sono sviluppate idee nuove che hanno progressivamente spaziato per tutto l’arco dell’anno: incontri tecnici e corsi di formazione in primavera, workshop autunnali, convegni e progetti ormai proposti continuativamente.
Tutte iniziative con un consolidato riscontro di interesse e di pubblico.
Ora che abbiamo riempito il nostro calendario, ci stiamo proponendo di sviluppare anche la delocalizzazione delle attività che sono ancora troppo concentrate in Piemonte.
Per questo abbiamo predisposto un ampliamento del Regolamento che, facendo perno sul disposto statutario, consenta ad OICCE di
“aprire” delle delegazioni regionali.
Si tratta di creare, presso le principali aree vitivinicole nazionali, gruppi di soci che operano in autonomia ma seguendo le finalità ed i modi con cui l’associazione si è mossa in questi anni.
Il coinvolgimento ed il sostegno di questi nuovi gruppi locali dovrebbe consentire di aumentare la portata territoriale dell’azione di OICCE senza generare un eccessivo appesantimento della sua struttura organizzativa.
Analogamente stiamo riflettendo su nuove modalità di utilizzo dei nostri strumenti divulgativi principali – il sito Internet e OICCE Times – perché diventino sempre più idonei ad una circolazione delle conoscenze allargata anche al di fuori della base associativa.
In effetti ci stiamo rendendo conto di come stia mutando il nostro orizzonte operativo che finora si era concentrato perlopiù sul consolidamento della associazione, della sua struttura e della sua capacità di fare.
Senza perdere queste prerogative, ora occorre una maggiore attenzione allo sviluppo di iniziative anche verso un’utenza che esprime forti interessi ai contenuti della nostra attività senza per questo spingersi ad associarsi. Occorre coltivare tali attese ma non stravolgere il senso del lavoro associativo svolto finora. Con un po’ di fantasia e di sensibilità è possibile fare nuove proposte che interpretino al meglio le aspettative del mondo vitivinicolo.
Un esempio può essere l’evoluzione del Premio OICCE che è stato completamente ridisegnato passando da una formula premiante per i lavori svolti su specifiche tematiche - che intendeva fare emergere conoscenze che potevano non essere state sufficientemente valorizzate - ad una che innesca la creazione di micro-progetti applicativi svolti direttamente presso le imprese.
Di tutto questo avremo modo di parlare nella prossima Assemblea di Piacenza, in occasione della quale ognuno potrà riflettere e fare proposte sull’evoluzione che dovrà compiere l’associazione nel prossimo futuro, tenendo conto anche dei mutamenti dello scenario economico in cui si muove il settore vitivinicolo.
Porgo quindi a tutti i Soci un caldo invito per una partecipazione attiva e numerosa, e suggerisco a chi non potrà partecipare di farci avere il proprio contributo di idee attraverso il nostro sito Internet. A partire da questa consultazione assembleare e dalle segnalazioni provenienti dai soci sarà possibile aggiornare costantemente l’azione di OICCE per renderla coerente alle esigenze conoscitive dell’enologia italiana.