Verso Basilea 2 Le strategie di sviluppo di Eurofidi per facilitare l’accesso al credito alle imprese Intervista al Presidente di Eurofidi Giuseppe Bava
Eurofidi è il più grande consorzio di garanzia fidi in Italia e in Europa e interviene per favorire l’accesso al credito alle imprese. Nato per volontà della Regione Piemonte e della Finpiemonte, l’Istituto Finanziario della Regione, Eurofidi associa 21.500 imprese di tutti i settori localizzate sull’intero territorio regionale. Eurofidi svolge un ruolo di sostegno al sistema produttivo e imprenditoriale, perché facilita alle aziende l’accesso ai finanziamenti bancari. Il consorzio assiste le imprese non solo nelle fasi di sviluppo ed espansione, ma anche nei periodi di recessione, quando reperire strumenti finanziari adeguati diventa un’esigenza di primaria importanza per la sopravvivenza stessa di un’azienda. Con la garanzia di Eurofidi le imprese ampliano la capacità di credito, finanziano i loro investimenti e fruiscono di tassi ai migliori livelli del mercato. La strategia di sviluppo di Eurofidi per il futuro è di prepararsi a recepire al meglio le direttive di Basilea 2 che, a partire dal 2006, modificherà radicalmente i rapporti tra le banche e le imprese. L’Accordo di Basilea 2 ha costretto i confidi italiani a ripensare il proprio ruolo nell’intermediazione dei rapporti tra le banche e le imprese. Presidente Giuseppe Bava, ci può anticipare come il consorzio Eurofidi intende prepararsi a Basilea 2? Eurofidi si è posto prospettive di evoluzione molto ambiziose da realizzare nei prossimi due anni. Il primo obiettivo è di arrivare ad ottenere il Rating A entro la fine del 2006: in questo modo la garanzia del consorzio diventerà ancora più appetibile sia per il sistema bancario sia per le imprese, che potranno ottenere maggiore credito, e a condizioni migliori, in seguito all’impiego con minori rischi per le banche. La capitalizzazione è il secondo aspetto importante che occorre migliorare: il consorzio intende effettuare un aumento del fondo consortile di 80 milioni di euro, per potere essere un interlocutore sempre più credibile, affidabile e patrimonializzato. Il percorso di sviluppo e di evoluzione di Eurofidi in vista di Basilea 2 prevede poi, come passaggio fondamentale, la trasformazione in una Finanziaria Vigilata alla fine di quest’anno con l’obiettivo strategico di diventare una Banca di Garanzia entro la fine del 2006. Quali sono i vantaggi che comporta la trasformazione in una Finanziaria Vigilata? Prima di tutto le Finanziarie Vigilate sono intermediari finanziari completi che possono svolgere al meglio il ruolo di accompagnamento alla crescita delle imprese. Inoltre le garanzie rilasciate sono considerate valide per lo scarico di capitale di vigilanza delle banche e possono quindi favorire l’accesso al credito alle imprese. Infine non bisogna dimenticare che diventando una Finanziaria Vigilata Eurofidi è soggetto al controllo diretto della Banca d’Italia: tutto ciò può servire a migliorare il Rating assegnato al consorzio che sarà esteso, di conseguenza, anche alle aziende socie che saranno garantite. Un aspetto importante che determinerà l’efficienza dei confidi dopo Basilea 2 è la capacità di realizzare una diversificazione dei rischi. A questo proposito Eurofidi quali strategie intende promuovere? Eurofidi sta adottando una strategia di diversificazione dei rischi al di fuori del Piemonte con due obiettivi principali: operare su realtà ed economie differenti ed incrementare le imprese socie oltre i confini regionali. Il consorzio ha iniziato un processo di crescita nel Nord-Ovest e nel Centro Italia che ha portato lo scorso gennaio ad aprire nuove sedi in Lombardia, a Vigevano e a Gallarate, e in Liguria a Savona. Inoltre ha stipulato un accordo di partnership con l’Api Industria Pesaro inaugurando un ufficio nelle Marche a Pesaro, mentre ad aprile nascerà un ufficio in Toscana ad Arezzo in partnership con l’Api Arezzo. Lo sviluppo sul territorio ha già portato ottimi risultati a Perugia dove a settembre 2001 è stato stipulato un accordo con l’Apifidi Perugia: ad oggi il consorzio ha associato 385 imprese umbre e ha garantito 82 milioni di euro di finanziamenti. Il consorzio continuerà a mantenere un forte radicamento anche in Piemonte, la regione dove è nato più di vent’anni fa? Certamente, il consolidamento sul territorio piemontese, e più in generale nel Nord-Ovest, rimane per noi un obiettivo strategico di fondamentale importanza. Anzi ritengo che in futuro Eurofidi potrà accentuare il suo ruolo di supporto all’economia piemontese perché saprà garantire standard operativi di maggiore efficienza e affidabilità, anche grazie alla fase di progressiva espansione sul territorio nazionale. Sempre nella prospettiva di crescere e migliorarsi, per essere in linea con i requisiti imposti da Basilea 2, Eurofidi entro la fine del 2004 intende conseguire la Certificazione di qualità ISO 9001.
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