BIBLIOTECA OICCE
AA.VV.
ALESSANDRIA PROVINCIA VITICOLA
Provincia di Alessandria
Print Editor, Grugliasco, 2009, pp. 246
Ai primi anni del 1900,
la provincia di Alessandria,
che incluse fino al 1936
anche l’attuale provincia di
Asti, era definita “la prima
provincia viticola del
regno”.
Nessun’altra area italiana
poteva infatti eguagliare
un simile patrimonio di
vigneti, comprendente ben
centosettantamila ettari.
La maggior parte della
popolazione era impegnata
in agricoltura e gran parte
dell’economia locale si
reggeva fondamentalmente sul vino.
Seppure provata dalle insidie dell’oidio e della peronospora,
quest’area aveva continuato la sua forte tradizione
grazie al sacrificio delle famiglie contadine e alle nascenti
scienze moderne della Viticoltura e dell’Enologia. Questa
provincia deteneva non solo il primato della produzione
vinicola, ma anche quello della divulgazione tecnica, grazie
all’attività pubblicistica degli Ottavi di Casale, e dei loro
numerosi continuatori.
Urto travolgente sarebbe stato tuttavia quello dell’invasione
fillosserica, causa primaria di abbandono e di emigrazione.
Dopo questo attacco, la ricostituzione dei vigneti
non restituì alla provincia la stessa importanza che aveva
precedentemente nel contesto italiano. La seconda metà del
secolo portò alla coscienza della debolezza strutturale delle
piccole aziende familiari e condusse alla svolta verso
l’associazionismo e la cooperazione.
Barbera, Dolcetto, Cortese, Moscato, Brachetto, Freisa,
Grignolino, oltre ad un buon numero di altri vitigni tipicamente
locali, formano oggi la ricca biodiversità della viticoltura
alessandrina.
Un ampio lavoro di ricerca ha tracciato in questo volume
la presenza storica della vite e del vino nella provincia alessandrina,
l’evoluzione agraria e lo sviluppo vitivinicolo ottocentesco,
la scienza, la tecnica, la sperimentazione enologica
fra 1800 e 1900, l’evoluzione della produzione e la crisi
enologica fino alle trasformazioni agrarie e alla specializzazione
produttiva del secondo Novecento.
Valenti studiosi della realtà vitivinicola sono stati chiamati
a lavorare insieme per tracciare la storia di quest’area
nelle diverse prospettive che la compongono: Carlo
Beltrame, Andrea Desana, Giuliana Gay, Maurizio Gily,
Giusi Mainardi, Vittorio Rapetti, Dionigi Roggero,
Giancarlo Subbrero.
La presentazione del volume organizzata al palazzo
della Provincia di Alessandria, alla presenza delle Autorità
e degli Autori, è stata occasione di ripercorrere l’iter dei
lavori svolti e per una riflessione sui punti salienti della
storia vitivinicola alessandrina che collegano il passato con
il presente.
L’evento ha visto la partecipazione di un pubblico davvero
numeroso, segno confortante di un interesse per una
realtà che costituisce una parte molto importante dell’anima
della provincia alessandrina.
Guelfo Magrini (a cura di)
BRUNELLOPOLIS
Ali&no Editrice, Perugia, 2009, pp. 151, Euro 12
“Il lato oscuro del vino
più famoso d’Italia raccontato
dai media” è il sottotitolo
di questo libro.
Brunellopolis significa
letteralmente “cittadinanza
del Brunello”, intendendo
l’insieme di tutte le forze
materiali e immateriali che
interessano la produzione,
la promozione e la commercializzazione
di questa
prestigiosa Docg.
Una definizione che in
sé non avrebbe nulla di
negativo, ma che usata in
frangenti di interesse giudiziario, a partire dalla nota
Tangentopoli, assume una specifica connotazione e sta a
significare il torbido che si è depositato anche nei mosti di
questo vino-mito dell’enologia italiana.
In questa rassegna stampa “anomala e ragionata”, come
la definisce il giornalista Guelfo Magrini che ne è il curatore,
si racconta la vicenda che ha interessato a livello di marchio
e di immagine, il Brunello di Montalcino.
Guelfo Magrini si è occupato del fenomeno in presa
diretta, proprio mentre il ciclone si manifestava in tutta la
sua virulenza.
Voci famose, testate ufficiali e anche quelle minori, indipendenti,
anche le voci dei blogger e di tutti i privati cittadini
che hanno messo in rete le loro opinioni, sono protagoniste
di un mediatico gioco delle parti fotografato con lucidità
per comporre un ritratto integrale, “la foto che da fuori
hanno scattato a tutti noi che siamo qui, talvolta ignari della
nostra condizione”, secondo le parole di Carlo Vittori, produttore
di Brunello che ha ispirato questo lavoro.
AA.VV.
LA PERONOSPORA DELLA VITE
VitEn, Calosso, 2009 pp 127
Vit.En, casa editrice
specializzata in viticoltura
ed enologia, pubblica il
secondo volume della collana
“Bacco Didattico”:
“La peronospora della
vite”, un libro che è stato
dedicato dagli Autori a
tutti gli anziani contadini
che nonostante l’età, gli
acciacchi e la fatica non
resistono al fascino della
pompa a spalla. Questo
testo mantiene il formato e
lo stile editoriale del primo
volume dedicato alla “Vendemmia”.
L’opera è una densa monografia realizzata con la collaborazione
di noti esperti italiani.
Il linguaggio è fruibile da tutti e centinaia di foto, schede,
tabelle e approfondimenti rendono il testo efficace e
immediato.
Si parte dalla storia della scoperta del patogeno e dei
mezzi di lotta, si prosegue con la biologia, le strategie di
lotta, le interazioni clima/patogeno, i modelli previsionali,
la descrizione dei vari principi attivi presenti in commercio
in Italia (e loro meccanismi di azione); le attrezzature e le
tecniche di distribuzione più innovative e conformi alle
regole di sicurezza sul lavoro.
Di particolare utilità la guida al riconoscimento dei sintomi,
precoci e tardivi, e al riconoscimento di sintomi simili,
ma non portati da Plasmopara Viticola. Il volume si conclude
con una carrellata di aziende viticole italiane che illustrano
la loro concezione di lotta alla peronospora.
Per visionare gli estratti del libro è possibile consultare il
sito www.viten.net
Lanfranco Paronetto
BIOTECNOLOGIA & QUALITÀ DEL VINO
Gruppo Editoriale Omnibus,
Verona, 2009, pp. 510, Euro 65
Lanfranco Paronetto è un grande nome dell’enologia italiana,
un campo d’azione nel quale opera ormai da molto
tempo con passione e professionalità.
Questo volume è il risultato di vent’anni di studi e di
esperienze nell’approfondimento di un settore della tecnologia
enologica che si è mostrato tra i più fecondi nelle
ricerche, nelle sperimentazioni e nelle applicazioni pratiche
rivolte al controllo della vinificazione.
“Biotecnologia”, scrive l’Autore, perché si deve pensare
il processo della produzione
del vino come una
sequenza di operazioni
coerenti con l’obbiettivo da
conseguire (tecnologia) in
cui sono coinvolti prevalentemente
fenomeni di
natura biologica.
“Qualità del vino” perché
su questa, tali fenomeni
promossi direttamente o
indirettamente da microrganismi
hanno conseguenze
molto importanti.
Da qui la necessità di
conoscere per quanto possibile gli avvenimenti in gioco,
assieme alle condizioni e alle circostanze in cui accadono
per poterli indirizzare verso lo scopo desiderato.
Non è un libro di microbiologia né un trattato di enologia,
ma una vasta rassegna delle conoscenze e delle tecniche
necessarie per applicare la “biotecnologia enologica”. È
un’opera che riesce a mettere insieme alla spiegazione tecnico-
scientifica dei fenomeni microbiologici dell’uva e del
vino, un manuale operativo di indicazioni pratiche e stimoli
di riflessione per l’enologo.
Giuseppe Sicheri
UN BRINDISI PER OGNI OCCASIONE
Edizioni Saviolo, Vercelli, 2006, pp 147
Come dichiarato nel
titolo, Giuseppe Sicheri,
autore molto fecondo di
tanta letteratura sul vino,
propone in quest’opera
una serie di consigli per
scegliere il vino appropriato
nelle varie occasioni,
offrendolo alle più
diverse categorie di invitati:
i neofiti, le persone
importanti, gli ambientalisti,
i filosofi, le signore,
gli ecclesiastici, gli studiosi
di storia, i letterati, i
diplomatici, gli atleti, i
giovani, gli Inglesi, gli Alpini, i musicisti…
Ogni sezione è trattata alla stregua di una amena conversazione
conviviale, dove si susseguono citazioni letterarie,
aneddoti e flash sulla storia del vino. Il libro offre
anche una buona serie di consigli su come abbinare armonicamente
i vini e i cibi, come orientarsi per il loro acquisto,
come comportarsi nel servizio del vino secondo lo
stile di un ospite attento e ineccepibile.