di Moreno Soster |
Con il conviviale incontro del 21 novembre 2008 presso
l’Agenzia di Pollenzo, si è concluso un importante periodo
della nostra Organizzazione.
L’occasione ha avuto due momenti rilevanti: da una parte il
convegno, che ha consentito di affrontare numerose tematiche
che OICCE aveva sviluppato nel corso del precedente decennio
in occasione di incontri, workshop e convegni, integrandole
con alcuni contenuti del tutto nuovi, che rappresentano la
cassetta degli attrezzi con i quali lavorare nel prossimo futuro;
dall’altra è stata formalizzata – in ambito di sessione straordinaria
dell’Assemblea dei Soci – l’approvazione del nuovo
Consiglio direttivo, che rimarrà in carica fino alla primavera del
2011.
Relativamente a quest’ultimo aspetto va ricordato che è
stata fatta, nel corso del 2008, un’ampia ricognizione presso i
Soci al fine di giungere ad un auspicato rinnovo delle persone
coinvolte nelle cariche associative.
La volontà - anche da me espressa in più occasioni - era
quella di assecondare i soci, che non potevano più assicurare la
propria disponibilità per il nuovo mandato, favorendo l’entrata
in Consiglio di persone ed idee nuove.
Io stesso sono rimasto colpito dalla disponibilità ricevuta e
questo ha imposto delle scelte, che ci auguriamo si dimostrino
positive per il nostro futuro.
Peraltro voglio qui ringraziare i Consiglieri uscenti Mario
Ubigli, Direttore del Centro di ricerca per l’Enologia di Asti
che ha coperto anche la carica di primo Presidente di OICCE,
e Fabio Zucchi - che hanno partecipato entrambi al Consiglio
fin dalla nascita di OICCE - nonché Maurizio Grasso, per i loro
preziosi contributi provenienti sia dal mondo della ricerca sia
da quello delle imprese.
Al loro posto giungono un rappresentante della ricerca
enologica, Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino, e tre rappresentati
del mondo delle imprese: Michele Chiarlo, produttore
di rilievo internazionale che assume anche la carica di vice
Presidente, Elio Novello del Gruppo Italiano Vini e Andrea
Devoti dell’Istituto Tecnologie Avanzate del Gruppo RINA.
Oltre a rivolgere loro un caloroso benvenuto, sono certo
che porteranno un contributo fattivo di proposte ed esperienza
per il nostro lavoro comune, unitamente ai Consiglieri: Mario
Castino, Gaetano Ceraolo, Marco De Faveri, Giusi Mainardi,
Fabrizio Panza e Fabrizio Stecca.
In considerazioni di altre offerte di candidatura provenienti
da alcune aree viticole italiane in cui OICCE non è ancora presente,
ho chiesto a questi Soci di valutare l’ipotesi di creare dei
Settori regionali che possano sviluppare in loco manifestazioni
integrate e coerenti con la programmazione annuale della
nostra organizzazione.
Un modo diverso per ampliare la portata di OICCE in Italia,
attraverso iniziative che nascano dal diretto e operativo coinvolgimento
di persone e territori.
Per quanto riguarda le linee di attività delineate per il prossimo
futuro, limitandole al prossimo triennio di mandato ma
con una prospettiva di medio periodo, il Consiglio nelle prime
sedute del 2009 ha deciso che sarà mantenuta l’attenzione agli
aspetti tecnologici e commerciali del settore vitivinicolo, tuttavia
vi è stato un grande interesse ad affrontare tematiche di più
ampio respiro, che consentano di fare crescere ulteriormente il
comparto.
Tra queste, ricordo la collaborazione che OICCE intende
sviluppare con Global Compact Italia per realizzare concrete
iniziative a favore della protezione dell’ambiente (riduzione
scarti ed emissioni, raccolta differenziata aziendale, riciclo,
trasporti) e della sicurezza sui luoghi di lavoro, ma anche per
focalizzare meglio le politiche aziendali di marketing impostate
sulla sostenibilità dei processi produttivi.
Se è importante continuare a studiare e a diffondere le
informazioni utili ad un’evoluzione tecnologica del vino, altrettanto
importante è sviluppare strumenti conoscitivi che propongano
uno sviluppo economico dell’azienda vitivinicola coerente
con la sua sostenibilità ambientale e sociale.
E, siccome il presente è pur sempre figlio del passato,
abbiamo deciso di programmare per il prossimo triennio un
trittico di convegni dedicati alla storia del vino italiano, che
completi il lavoro raccolto nel volume “Il vino piemontese
nell’Ottocento” pubblicato nel 2004, che conduca alla realizzazione
di una pubblicazione in coincidenza con il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, che avrà luogo nel 2011.
Un percorso complesso e ambizioso, finalizzato al recupero
della consapevolezza storica circa la ricchezza del panorama di
vigneti e di vini della nostra penisola.
Naturalmente questa è una prima traccia di lavoro, innovativa
ma nel segno di una continuità che finora ha dato frutti
importanti.
Puntiamo a migliorarci ancora, soprattutto se avremo la collaborazione
di tutta la base associativa che, dopo più di 10 anni,
sente ancora forte il desiderio di riconoscersi nei valori e nelle
iniziative di OICCE.