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SMI è una realtà industriale bergamasca
fondata negli anni ’80 dalla famiglia Nava per
la produzione di macchine dedicate all’imballaggio
secondario. Oggi fattura circa 100
milioni di euro ed occupa oltre 500 persone.
L’attività di produzione di macchine di imballaggio è cresciuta progressivamente
nel corso degli anni, grazie a soluzioni tecnologiche
innovative che hanno permesso a SMI di vendere i propri macchinari
in tutto il mondo.
SMI è attualmente il maggior produttore di fardellatrici in film
termoretraibile e cartonatrici wrap-around per il settore food &
beverages e uno dei principali costruttori di stiro-soffiatrici rotative
per bottiglie PET, ed è capo di un gruppo di imprese che si occupano,
oltre che di impianti e macchine di imballaggio hi-tech, anche
di ricerca e sviluppo e di energie rinnovabili. Ha costruito inoltre
una vasta rete commerciale e di assistenza tecnica, grazie ad una
serie di filiali estere aperte nei mercati più importanti e a consolidati
rapporti di agenzia con partner locali.
Abbiamo incontrato Pietro Volpi, Marketing Manager di SMI
S.p.A., per chiedergli di presentare l’attività di questa azienda e la
sua linea d’azione su punti di grande importanza come
l’innovazione, la certificazione, la ricerca e lo sviluppo sostenibile.
Quali sono i settori a cui SMI si rivolge?
Le macchine SMI sono estremamente flessibili e quindi sono la
soluzione ideale per le esigenze di imballaggio primario (soffiatrici) e
secondario (confezionatrici automatiche) di un’ampia gamma di industrie alimentari e delle bevande: produttori di acqua, soft
drinks, birra, alcolici, latte e derivati, cibo in scatola, ma
anche aziende chimiche e farmaceutiche.
I nostri prodotti sono molto apprezzati dal mercato per la
grande facilità di utilizzo e per l’ottimo rapporto qualità/
prezzo.
Qual è il vostro impegno verso
l’innovazione tecnologica?
Sin dalla nascita SMI ha fatto dell’innovazione uno dei
principi irrinunciabili della propria mission: ogni anno investiamo
in attività di ricerca e innovazione un importo pari al
4% del fatturato, che è ben oltre la media delle aziende italiane
(1,5%) e persino di quelle europee (3%).
Crediamo che solo realizzando prodotti sempre più flessibili,
efficienti, facili da usare e rispettosi dell’ambiente
saremo in grado di mantenere un livello elevato di “customer
satisfaction” e “customer fidelity”.
Quali sono le caratteristiche
del polo scientifico-tecnologico SMILAB?
SMILAB è la nuova realtà all’interno del gruppo che raccoglie
tutte le risorse e le competenze presenti in azienda
nei settori della ricerca e sviluppo, dell’innovazione e della
formazione, con l’obiettivo di svilupparle ulteriormente in
un contesto multidisciplinare e di realizzare un “knowledge
incubator”, un crogiuolo di conoscenze ed intelligenze
aperto a tutti, le cui attività spazieranno dalla meccatronica
alla fisica, dall’ingegneria alla chimica, dall’economia alla
matematica.
Già ora SMILAB collabora con primari istituti di ricerca
ed università italiani ed internazionali, ed è capofila di
numerosi progetti innovativi in associazione con enti pubblici
ed aziende private, anche nell’ambito delle nanotecnologie.
Quali sono le opportunità proposte da SMI per la
filiera del vino e delle bevande alcoliche? Quali
sono le potenzialità più interessanti delle vostre
macchine dedicate al settore enologico?
Tutti i nostri prodotti sono facilmente adattabili ad
un’ampia gamma di settori produttivi, tra cui quello enologico;
in particolare SMI produce una serie di confezionatrici
di fine linea chiamate “cartonatrici wrap-around”, che
realizzano un imballaggio in scatole di cartone estremamente
resistente ad urti e rotture.
Il processo di raggruppamento delle bottiglie nel formato
prescelto previene inoltre graffi ed abrasioni grazie ad
una serie di accorgimenti tecnici di nuova concezione.
Ciò permette alle aziende di imbottigliamento di vino ed
alcolici, che tipicamente usano bottiglie di vetro e si rivolgono
ad una clientela “high end”, di preservare i loro prodotti
intatti durante le fasi di imballaggio, trasporto e distribuzione.
Quali sono i vostri mercati più importanti?
SMI ha finora venduto 4.000 confezionatrici di fine
linea e 250 stiro-soffiatrici in ben 130 Paesi: il 55% è
installato in Europa, il 25% in Asia e Medio Oriente, il 15%
nelle Americhe ed il restante in Africa.
Questo è il dato storico. Negli ultimi anni i mercati più
interessanti sono stati la Cina, il Medio Oriente, il Nord
Africa ed il Messico. Per il futuro puntiamo a consolidare e
sviluppare i mercati già acquisiti, ma vogliamo anche
“esplorare” alcune economie emergenti che lasciano intravedere
buone prospettive di crescita.
Qual è la posizione di SMI
verso lo sviluppo sostenibile?
Siamo molto sensibili ed attenti agli effetti che le azioni
ed i processi individuali e collettivi possono avere sulle persone
e sull’ambiente.
In azienda i nostri progettisti sono costantemente impegnati
a realizzare macchine ed impianti a basso consumo energetico,
costruiti con materiali innovativi il cui ciclo di produzione
è a basso impatto ambientale, pensati per essere utilizzati
nella massima sicurezza da parte degli operatori.
Ad esempio, SMI ha recentemente realizzato un tunnel di
termoretrazione alimentato a gas metano; inoltre su tutte le
stiro-soffiatrici della divisione Smiform montiamo di serie un
sistema di recupero dell’aria compressa in grado di abbattere
il consumo di aria fino al 40% ed il consumo di elettricità fino
al 20%. Abbiamo anche rimesso in attività una centrale idroelettrica
di 1MW di nostra proprietà gestita dalla società SMI
ENERGIA, che, sfruttando le acque del fiume Brembo, è in
grado di fornire energia pulita e rinnovabile a tutti gli insediamenti
industriali del gruppo SMI.
Qual è la linea SMI nei confronti
della certificazione di qualità?
Dopo l’innovazione, la qualità è il secondo cardine della
“mission” SMI.
Da sempre abbiamo ben presente l’importanza di realizzare
prodotti e processi di assoluta qualità, consapevoli che solo
l’eccellenza permette di consolidare le basi del proprio successo
imprenditoriale.
In linea con questo pensiero, tutte le aziende del gruppo
SMI dispongono di un “quality management system” certificato
ISO.
Potrebbe raccontare qualche particolare,
originale, curiosa “case history”?
Quando si hanno oltre 4.000 macchine in funzione in 130
Paesi, l’elenco degli aneddoti e delle curiosità è davvero
lungo!
Proprio per far conoscere all’esterno dell’azienda le “case
histories” più interessanti, SMI pubblica periodicamente
“SMI NOW”, l’house organ del gruppo che, oltre a raccontare
delle nostre installazioni in giro per il mondo, offre anche
un ampio panorama di ciò che accade sul “pianeta” SMI.
Comunque, per fare un esempio, basti pensare che abbiamo
recentemente installato una cartonatrice wrap-around
nell’impianto di imbottigliamento più alto del mondo, che si
trova in Tibet a 5000 metri dal livello del mare!