EDITORIALE
di Giusi Mainardi

Aspettando l’Anno della Lepre

La situazione generale del commercio mondiale del vino continua a non essere facile. Lo si percepisce bene “sul campo”, lo si riscontra direttamente o indirettamente e lo mettiamo in evidenza con un esempio autorevole nell’articolo di questo numero di OICCE Times, dove illustriamo lo stato e le tendenze del mercato del vino nel Regno Unito: il confronto internazionale per aggiudicarsi una fetta di uno dei più importanti mercati del vino diventa molto complesso e in certi casi si fa spregiudicato.
La visione delle pratiche enologiche contrappone filosofie diverse, che si scontrano e battagliano tra loro. Nella discussione di Lanfranco Paronetto su questo tema si pone proprio in rilievo un diffuso stato di confusione, insieme alla difficoltà di avere una rotta chiara in un mare con tempestose onde tecnologiche e “naturali”.
Le ricerche scientifiche stanno aprendo nuovi orizzonti, inimmaginabili solo qualche anno fa: la genomica, la conoscenza accresciuta dei meccanismi biochimici, i nuovi metodi di analisi che si affacciano, aprono nuove strade di eccellenza e nuove scommesse. Alcuni di questi temi sono trattati in questo numero della rivista, altri saranno discussi il 23 aprile prossimo, ad Asti, nel convegno che accompagna l’assemblea dell’OICCE e che quest’anno è dedicato alla genomica e agli aromi.
In ogni ambito, sia esso commerciale, tecnico o scientifico, tutto sembra più complicato, più rapido, più sfuggente, più difficile da capire, più arrischiato. Il mondo si regge sempre di più come una foresta nella quale solo gli animali feroci riescono a combattere per la sopravvivenza.
I Cinesi forse direbbero che è logico, dato che nel 2010 siamo proprio nell’Anno della Tigre, segno imprevedibile, inaffidabile, conquistatore, dominatore, attaccabrighe e ribelle. È a questo segno che dobbiamo ispirarci?
Non certamente noi dell’OICCE. Noi non ci riconosciamo nel mondo del dominio e della sopraffazione, ma piuttosto in quello della crescita sostenibile e della comunicazione tra culture.
Fortunatamente l’astrologia cinese cambia il segno zodiacale ogni anno.
Così, nell’astrologia cinese c’è un segno che è considerato in assoluto tra i più fortunati. Si tratta del segno della Lepre (oppure, in altre tradizioni, del Gatto), che rappresenta la lunga vita, la capacità di far fronte alle difficoltà e di risollevarsi dalle situazioni difficili recuperando interamente la partita. Quando un Cinese guarda la Luna, vi vede la Lepre immortale ferma presso una roccia, sotto un albero di Cassia, con l'Elisir dell'Immortalità fra le zampe. Durante la festa cinese di mezzo autunno, quando si ritiene che la Luna sia più bella, i bambini cinesi portano in processione lanterne di carta fatte ad immagine di coniglio e salgono sulle colline per ammirare la Lepre della Luna.
Quando finirà l’attuale Anno della Tigre, inizierà proprio l’Anno della Lepre. Bellezza e armonia sono di estrema importanza non solo per le caratteristiche delle persone che nascono sotto questo segno, ma anche per quanto concerne il luogo in cui vivono o in cui lavorano. Tendono a conservare le loro cose in buon stato il più a lungo possibile e ci pensano sempre due volte prima di gettare via qualcosa. Tutto ciò che posseggono fa in qualche modo parte di loro, rispecchia il loro gusto ed è il frutto di una scelta, dunque preferiscono conservare le cose smesse o in disuso da qualche parte, e non se la sentono di gettarle.
Si tratta di un segno che si collega alla cultura in tutte le sue forme e che invece non ama la ressa e la baruffa. La natura perspicace, unita alla forte determinazione, aiuta queste felici creature ad andare lontano. Per questo sono fortunate in affari, lungimiranti, stabili, creatrici di legami…
Auguriamoci allora che anche per il mondo del vino l’astrologia cinese sia di buon auspicio, e che il prossimo futuro veda definitivamente passare le difficoltà dell’Anno della Tigre e che la positiva Lepre della Luna ne prenda il posto. Sarà fondamentale esserle di supporto.