UNA INTERVISTA A...

Nicola Bosca

Il Gruppo BIOS nasce come punto d’incontro di esperienze tecnologiche, funzionali e direzionali del suo team specializzato. Svolge attività di consulenza per le aziende del settore vitivinicolo e degli spiriti sia in progetti di ampio respiro, sia verso specifiche aree di intervento per piani di lavoro mirati nelle diverse funzioni aziendali. Abbiamo incontrato Nicola Bosca, Managing Partner di Bios, per farci esporre quali ambiti ricopre l’attività del Gruppo e qual è il suo modo di approcciare il mondo del vino.

BIOS si avvale della collaborazione di un numero importante di consulenti. Quali aree di intervento permettono di coprire le loro varie competenze?
Bios si avvale della collaborazione di una ventina di consulenti; la nostra esperienza è il frutto di oltre 10 anni di consulenza presso Aziende del settore, dalle piccole cantine alle multinazionali. Dal punto di vista operativo i nostri collaboratori sono in grado di sviluppare soluzioni software specifiche, per rispondere anche alle più complesse esigenze dei clienti e, allo stesso tempo, far fronte alle problematiche relative alla gestione d’azienda, così da ottenere un’area di intervento trasversale nel governo d’impresa. Nello specifico le aree di intervento riguardano l’informatizzazione dei processi, con implementazione di ERP (Enterprise Resource Planning “pianificazione delle risorse d’impresa”) specifici per il settore, sviluppo di piattaforme di Business Intelligence per la reportistica direzionale e di controllo, creazione di software ad hoc per la gestione di aree specifiche; la consulenza nelle diverse funzioni aziendali, da quelle core, come l’amministrazione e l’area commerciale, la produzione e la logistica, a quelle di supporto, quali il controllo di gestione e il marketing; la pianificazione strategica, agevolando il processo decisionale della direzione attraverso piani industriali pluriennali, previsioni di lungo periodo e pianificazione finanziaria.

BIOS ha acquisito anche una specializzazione nel complesso settore delle accise. Come opera in questo dominio?
Come BIOS Wine crediamo che le aziende, e soprattutto le PMI, non debbano disperdere troppo le loro risorse economiche ed umane per le attività che non rientrano direttamente nel processo produttivo aziendale. Con questo non mi riferisco solamente ai costosi server da ammortizzare, alla loro manutenzione, ai servizi di rete da monitorare, ai backup dei dati e attività simili, ma anche a quelle di carattere applicativo legate, per esempio, agli adempimenti fiscali che proprio per il settore vitivinicolo ed alcolico sono in continua evoluzione ed informatizzazione. Proprio per questo abbiamo iniziato ad erogare un servizio web che faccia colloquiare più facilmente le aziende del settore con le richieste dell’Agenzia delle Dogane relative alla gestione delle accise e del DAA telematico. Non siamo in concorrenza con le software house in quanto noi non commercializziamo hardware o software, ma offriamo servizi applicativi web accompagnati da una pronta assistenza telefonica ed una consulenza specifica per il settore.

Un altro soggetto importante affrontato da BIOS è la tracciabilità. Quali sono le vostre iniziative in questo settore?
BIOS Wine può dare consigli ai produttori che vogliono usare la tracciabilità anche come strumento di marketing: ad esempio con la possibilità di risalire, tramite servizi internet, dalla singola bottiglia etichettata alla composizione chimico-fisica, alla certificazione del prodotto (DOC e DOCG) ed in alcuni casi addirittura al vigneto che ha prodotto l’uva. Attualmente stiamo inoltre seguendo progetti di tracciabilità più orientata ad aziende che imbottigliano e quindi legate al processo produttivo e distributivo; quest’ultimo è indispensabile per lottizzare le partite ed agevolare la selezione delle migliori materie prime e sussidiarie utilizzate, nonché per monitorare, a livello di tracking, il prodotto, e con il fine di agevolare il ritiro dal mercato delle partite difettose o non conformi alle aspettative dei clienti, in modo mirato.

È di gran moda parlare di “Business Intelligence”. Potrebbe spiegare in modo semplice di che si tratta e cosa proponete in questo campo?
Con il termine Business Intelligence in genere ci si riferisce al processo di raccolta e analisi dei dati con l’ausilio di strumenti tecnologici per l’ottenimento di informazioni strategiche ai fini aziendali: è sostanzialmente la trasformazione di dati e di informazioni in conoscenza. Generalmente le informazioni sono raccolte per scopi direzionali interni e per il controllo di gestione: i dati raccolti sono opportunamente elaborati e utilizzati per supportare concretamente le decisioni di chi occupa ruoli direzionali (capire l’andamento delle performance dell’azienda, generare stime previsionali, ipotizzare scenari futuri e future strategie di risposta). Le informazioni possono essere analizzate a differenti livelli di dettaglio gerarchico e per qualsiasi altra funzione aziendale: marketing, commerciale, finanza, personale, ecc. Quando parliamo di strumenti tecnologici ci riferiamo a soluzioni software di analisi dei dati; a tal proposito il Gruppo BIOS è partner di BOARD, un applicativo software che aiuta le aziende a presidiare l’intero processo decisionale: dalla raccolta dei dati all’analisi delle informazioni, dalla definizione degli obiettivi alle decisioni. BOARD offre un sistema completo di analisi dati e reporting, specifico per il settore vitivinicolo, che si interfaccia con l’ERP aziendale o con il datawarehouse a disposizione, ne elabora i dati, raggruppandoli o dettagliandoli con grande flessibilità, trasformandoli appunto in “informazioni”. L’analisi dei costi commerciali, i conti economici per prodotto, le analisi delle distinte base e dei cicli di produzione, la gestione delle peculiarità di GDO e HoReCa sono i punti di forza di questa piattaforma, che può vantare anche una semplicità d’uso che la rende il supporto ideale per il management delle aziende di questo settore. Ovviamente quando si pensa ad applicazioni informatiche, si pensa ad amministrazione da un lato e linee di imbottigliamento dall’altro.

Quali sono le vostre attività nell’ambito del controllo di gestione?
Un’azienda che voglia affrontare il futuro con serenità, deve basare il suo operato su previsioni di breve-medio termine: previsioni di vendita, e quindi, a ritroso, di produzione, di approvvigionamento, ecc. Più queste previsioni si rivelano precise, più l’azienda riesce ad avvicinarsi agli obiettivi prefissati in modo equilibrato, evitando le situazioni di emergenza e quindi diminuendo i rischi. Noi pensiamo che un processo di budget e di controllo di gestione ben strutturato offra al management aziendale la tranquillità di prendere decisioni in base a numeri che hanno forte attinenza con la realtà. Spesso il piccolo e medio imprenditore non pensa a programmare e controllare sistematicamente l’andamento della gestione della propria azienda e questo atteggiamento è più diffuso di quanto si possa immaginare anche in imprese di non piccole dimensioni. Per produrre ricchezza è necessario non lasciare nulla al caso: occorre programmare la gestione aziendale, fare piani di lungo e di breve periodo e controllare costantemente l’andamento della gestione; molte volte, non a caso, le problematiche aziendali riescono ad essere affrontate, nel migliore dei modi, semplicemente prevedendole e quindi evitandole per tempo. Naturalmente la redazione di un budget ben strutturato è solo la prima parte del processo: la verifica dei risultati ottenuti e dell’allineamento di questi al budget è fondamentale. L’attività di forecasting, ovvero l’analisi (ed eventuale ritaratura) delle previsioni in base alle tendenze dello storico e del consuntivo, è altrettanto importante, perché permette alle aziende di prevedere (e prevenire) anche eventuali situazioni di emergenza, non considerate in fase di redazione del budget. BIOS ha forte esperienza in quest’ambito e offre soluzioni e specifiche ed in particolare supporta il management aziendale o la proprietà nella realizzazione di conti economici per prodotto e per cliente, redazione di budget, analisi what-if e forecast.

L’area del marketing diventa sempre più interessante per il mondo del vino. Quali sono i vostri progetti?
BIOS WINE crede fortemente nell’importanza del marketing nel mondo vitivinicolo e per questo si propone con progetti specifici di comunicazione integrata e immagine coordinata per migliorare o costruire l’immagine aziendale, pianificare campagne promozionali, impostare azioni di web marketing, organizzare strategie di social media marketing (blog, vlog, social network), studiare soluzioni di e-commerce e strutturare strumenti di fidelizzazione del cliente (newsletter, club del vino, eventi).

Qual è la grande novità che vorreste vedere nel futuro del vino?
La realizzazione di una efficace attività di internazionalizzazione. In questo processo vorremmo vedere coinvolti anche i piccoli produttori di ottima qualità, che sono una realtà che viviamo quotidianamente con i clienti della zona, ma per i quali riscontriamo grosse difficoltà sul fronte della comunicazione e del marketing verso l’estero. A noi piacerebbe collaborare con tutte quelle Aziende motivate e propositive in tal senso e avere la possibilità di offrire loro idee e strategie con l’obiettivo di ottenere buoni risultati di comunicazione, ma contenendo i costi che altrimenti frenerebbero l’entusiasmo. Io, personalmente, credo che buoni risultati si possano ottenere attraverso la comunicazione on-line: una strategia adeguata consente sicuramente la valorizzazione dei propri prodotti ed è chiaro che internet offra grandi opportunità. Tutto ciò costituisce forse una prima buona arma, raggiungibile con piccoli investimenti e che garantisce visibilità.