Maurizio Rosso; Chris Meier
BAROLO:
PERSONAGGI E MITO
Omega Arte, Torino, 2000, pp. 288
Gli Autori sono un giornalista albese, che ha già al
suo attivo altre pubblicazioni sulla cultura piemontese ed è
figlio di un noto produttore di Barolo, ed un fotografo di Stoccarda,
specializzato in gastronomia, amante dei viaggi, che lavora per
agenzie di pubblicità, riviste e case editrici. Il primo
è stato educato dal padre a vedere il colore del Barolo
vecchio in quello dei mattoni del Duomo di Alba al crepuscolo;
l'altro è assertore di un'immagine che vede nel Barolo
un vino dinamico, che si evolve, che conquista nuovi mercati
e ingaggia una competizione con i più grandi rossi del
mondo. Da questi due punti di vista, non opposti, ma complementari,
prende le mosse il libro. La prefazione è di Luigi Veronelli.
È un libro di grande formato, con una veste grafica elegante
ed un apparato iconografico molto suggestivo. Ma il volume non
ha raggiunto solo un felice risultato estetico, anche il contenuto
è di valore. Dopo una precisa analisi storica, gli Autori
hanno voluto indagare sull'identità degli uomini e delle
donne che lavorano dietro questo vino. "Osserva i loro volti
e ascolta le loro parole, poi capirai il vino" sostiene
Maurizio Rosso. Così, con registratore e macchina fotografica,
gli Autori hanno incontrato i protagonisti del Barolo per capire
quali concetti, quali ambizioni li muovono e quali obbiettivi
si pongono. Fra i 200 attuali produttori, gli autori hanno scelto
di presentare 35 grandi nomi, simboli del Barolo e del suo territorio.
I grandi ritratti in bianco e nero rendono più diretta
la loro testimonianza. Questo è il nucleo del volume.
Altri aspetti trattati sono la zona di produzione, le 166 sottozone
geografiche, le etichette, il vocabolario del Barolo in vigna,
in cantina e in degustazione, gli aspetti legislativi. Non mancano
i consigli per un corretto servizio di questo vino, per il suo
uso in cucina con i piatti importanti o con dolci di fine pasticceria.
Per gli amanti di stelle e di annate viene presentata la valutazione
di Renato Ratti dal 1868 al 1992, classificazione completata
fino al 1999.
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