Agenzia di Pollenzo

L’Agenzia è un complesso neogotico costruito a partire dal 1833, che si presenta come un grande complesso “a corte”, un’architettura che deriva dalla curtis di epoca medioevale.

Nel 1842, con l'assenso di re Carlo Alberto, un gruppo di trentasei intellettuali costituì la Associazione Agraria Subalpina, con lo scopo di incrementare l’agricoltura e le attività ad essa collegate. Fra le iniziative dell’Associazione c’era l’organizzazione di congressi dove fare il punto sui progressi delle tecniche agrarie, e verificare i risultati delle più recenti sperimentazioni.

L’apertura al pubblico dell’Agenzia di Pollenzo, che aveva tutte le caratteristiche di un centro di innovazione agricola, avvenne durante la Prima Adunanza Generale dell’Associazione Agraria, che si tenne nell’ottobre del 1843. In quella circostanza i partecipanti approfondirono gli aspetti economico-gestionali, tecnico-produttivi e sociali che la struttura si poneva come obiettivo.

L’idea di recuperare l'Agenzia di Pollenzo e farne un polo internazionale dedicato alla cultura materiale nasce alla fine del 1997 da un progetto di Slow Food, l'associazione internazionale che ha la propria sede a Bra, a pochi minuti da Pollenzo.

Il progetto era quello di creare un luogo dove potesse risiedere l’enogastronomia, intesa come scienza, come attività economica e come pratica piacevole.

 

Banca del Vino

La Banca del Vino è nata per creare un archivio della migliore produzione vinicola e per promuovere e diffondere la cultura del vino in Italia. Nelle cantine ottocentesche della grande struttura albertina sono stoccate le migliori etichette nazionali, selezionate da una commissione di esperti in base a rigorosi criteri qualitativi.

Si tratta di un gruppo di circa 300 importanti firme enologiche, cui potranno negli anni aggiungersi nuovi nomi emergenti, specchio fedele di tutte le principali aree vitivinicole italiane: dal Piemonte dei grandi rossi, alla Toscana dei sangiovesi e dei supertuscan, dal Veneto alla Sicilia, dalla Campania al Friuli.

Le bottiglie selezionate sono posizionate in modo da ricreare un ideale invito al viaggio nell’Italia del buon bere: i visitatori e gli stessi produttori possono vedere scorrere davanti ai loro occhi l’intero vigneto Italia, raccontato in cinque lingue dalle audioguide, oppure descritto nel sito Internet consultabile all’ingresso della cantina.

Non solo: gli appassionati avranno la possibilità di prenotare le partite di vino da cui sono conquistati, impegnandosi a loro volta a lasciare in Banca le bottiglie per un periodo predeterminato.

 

Università di Scienze Gastronomiche

L'Università di Scienze Gastronomiche, primo ateneo al mondo interamente dedicato alla cultura del cibo, è promossa da Slow Food con la collaborazione di due Regioni, Emilia – Romagna e Piemonte.

L'obiettivo è di creare un centro internazionale di formazione e di ricerca, al servizio di chi opera per un'agricoltura rinnovata, per il mantenimento della biodiversità, per un rapporto organico tra gastronomia e scienze agrarie.

La struttura operativa è nata il 27 gennaio 2003, con la costituzione del Comitato per l'Università. Successivamente allo scioglimento del Comitato, il 25 settembre 2003, si è costituita l'Associazione Amici dell'Università di Scienze Gastronomiche, che ha nominato il professor Alberto Capatti quale Coordinatore Didattico-scientifico.

L'Università di Scienze Gastronomiche è un'Università privata, sul modello di altri prestigiosi atenei italiani, e realizza le sue attività didattiche con il supporto di un'associazione autonoma e senza scopo di lucro (Associazione Amici dell'Università di Scienze Gastronomiche), che si occupa degli aspetti organizzativi ed economici.